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Cara carie, chi ti cura?

 |  Redazione Sconfini

Una delle patologie più frequenti, se non la più frequente, nelle popolazioni dei paesi socialmente evoluti risulta essere la carie. Questa malattia del cavo orale, e più specificatamente del dente, è conosciuta e temuta fin dall’antichità per la sintomatologia dolorosa che può generare, se non curata tempestivamente.

carie medicina destinsta salute denti Tante figure professionali si sono prestate nel corso dei secoli a lenire le sofferenze di chi aveva problemi di carie destruenti, che arrivano alla polpa dentaria, oppure d’ascessi di grandi dimensioni, che deformano il profilo del volto; per non parlare, poi, della necessità di sostituire alcuni denti mancanti con soluzioni protesiche, dalle più semplici alle più complesse. Sta di fatto che appena all’inizio dell’Ottocento, con la Scuola Medica Parigina, si valorizza in modo pratico e sostanziale la concezione anatomo-clinica della Medicina, determinandone così la successiva evoluzione strutturale specialistica. La prima grande divisione e caratterizzazione è costituita dalla netta separazione tra la Medicina interna e la Chirurgia con la rivalutazione della figura del Chirurgo ed il recupero della sua dignità professionale, superando la concezione del “Medico dotto” accanto al “rozzo Chirurgo”, concezione che fino al 1743 in Francia univa in casta i chirurghi con i barbieri. È solo dopo la Rivoluzione francese che Medici e Chirurghi verranno uniti in un’unica comune professione. Tale trasformazione è stata favorita anche dal miglioramento della strumentazione chirurgica, dalla strutturazione delle metodologie anestesiologiche, e dalla necessità di specializzazione nei vari settori della ricerca e della clinica. Ecco il perché del nascere di varie specialità: Pediatria, Ortopedia, e così via, fino ad arrivare alla necessità di istituire anche per le malattie della bocca un centro di riferimento specifico.

Il primo Istituto Universitario Odontostomatologico viene fondato a Berlino nel 1884, e sul finire del 1800 aprono le prime Scuole Odontoiatriche statunitensi. Il rapporto “moderno” tra Odontoiatria e Medicina nasce attorno al 1920 dallo sviluppo della teoria di Billings e Rosenow sulla “Infezione Focale” e sull’ipotesi che numerose malattie sistemiche possano avere inizio da focolai infettivi localizzati a livello dentario, a decorso cronico, dai quali possono partire germi o tossine che danno origine a patologie e sintomi in organi distanti da essi. Nasce da questo presupposto specifico la necessità di rivolgersi, in caso di bisogno, ad uno specialista che abbia i requisiti specifici in materia medico sanitaria tali da permettergli un intervento mirato, giustificato e preciso. In questo ambito si inserisce la figura dell’ODONTOIATRA, cioè di quel professionista che esercita un’attività sanitaria (definita dal Codice Civile con l’espressione di professione intellettuale) per il cui esercizio è necessario il conseguimento di una laurea, di un’abilitazione alla professione e di un’iscrizione all’Albo Professionale.

trapano carie dentiL’Odontoiatra è, pertanto, la sola figura che può praticare l’avulsione dei denti, le terapie endodontiche, le riabilitazioni protesiche (siano esse fisse o mobili), le riabilitazioni ortodontiche… poiché ne ha i requisiti. In Italia, per una questione di legislazione mutata nel corso degli anni, possono esercitare l’Odontoiatria più figure giuridiche; in pratica coloro che abbiano conseguito una laurea in Medicina e Chirurgia, Medicina e Chirurgia con diploma di Specializzazione in campo odontoiatrico, ed Odontoiatria (oggi unica via di formazione secondo la normativa Europea). Esiste ancora una figura giuridica abilitata ad esercitare nel cavo orale: l’igienista dentale, ed il suo ambito di competenza si esprime con l’ablazione del tartaro, la levigatura delle radici, l’applicazione topica di sostanze per la profilassi antibatterica, l’educazione sanitaria e l’istruzione all’igiene orale. Il reato che si configura per il personale non abilitato è quello dell’esercizio abusivo di professione punito dall’art. 348 del Codice Penale, indipendentemente dalla perizia ed abilità del soggetto che possono essere anche pari o superiori a quelle della media dei professionisti abilitati.

Accanto alla figura dell’Odontoiatra opera l’ODONTOTECNICO, ovvero quella figura d’artigiano che costruisce gli apparecchi protesici, su indicazione dell’esercente legalmente l’Odontoiatria, su modelli in gesso tratti da impronte delle arcate dentarie prese direttamente dall’Odontoiatra. Il percorso formativo dell’Odontotecnico, diversamente da quello dell’Odontoiatra, prevede un’istruzione di scuola media superiore della durata di cinque anni. Gli viene interdetta, perciò, la possibilità di eseguire qualsiasi intervento diretto, cruento o meno, nella bocca del paziente, anche alla presenza od in concorso col medico. Questo perchè, come abbiamo detto in precedenza, lo Stato permette soltanto a due figure giuridiche di operare direttamente nel cavo orale di un paziente: il medico Odontoiatra e l’igienista dentale.

In conclusione, al di là dell’inquadramento giuridico istituzionale delle figure professionali che attendono alla salute del cavo orale, rammentiamo che solo una corretta prevenzione, accompagnata da una buona igiene orale, può garantire la salute della nostra preziosa dentatura. 

dott. Fulvio Ugrin

 

 

 

 

 


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