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Il cane smarrito: come ritrovarlo

 |  Redazione Sconfini

Spesso si vede un cane privo di guinzaglio che vaga, all’apparenza, smarrito per la strada. È buona norma accertarsi che il cane sia veramente senza accompagnatore vicino. Troppo di frequente il padrone è solo una persona poco accorta che lascia libero il suo animale senza tenerlo costantemente d’occhio; per contro, però, il cane sa benissimo dove è il suo padrone. Ecco che una disattenzione può portare a ritenere che il cane sia stato abbandonato.

 

Dovrebbe essere ormai noto, ma è bene ribadirlo, che tutti i cani devono avere un microchip. Il microchip è obbligatorio in Friuli Venezia Giulia per tutti i cani di razza e non, giovani e vecchi, anche se tatuati. Il tatuaggio oggi è un segnale in più per riconoscere l’animale, ma il microchip va applicato ugualmente.

 

Per i cuccioli di razza che sono dichiarati nelle delegazioni ENCI l’applicazione del microchip da parte dell’allevatore è obbligatoria. L’allevatore ha tre mesi di tempo dalla nascita del cucciolo per far inserire il microchip e consegnare alla delegazione il numero corrispondente. Che lo faccia l’ASL oppure un veterinario privato, questo è indifferente, l’importante è segnalare il numero che sarà poi riportato sul pedigree. È – voglio ripetere – cura dell’allevatore far sì che i cuccioli siano correttamente identificati, pena il mancato arrivo dei documenti. Il microchip sarà segnalato poi dal proprietario o dall’allevatore all’ASL competente con dei moduli appositi.

 

Un consiglio utile: è bene controllare di tanto in tanto che il microchip sia ancora leggibile, questo perché aalt volte il microchip si sposta, diventa inattivo o è semplicemente espulso dal corpo del cane. Lo si può fare presso un veterinario provvisto di lettore, all’ASL oppure presso una delegazione ENCI provvista di lettore ufficiale. Segnaliamo che l’Associazione Cinofila Triestina, delegazione provinciale ENCI, è provvista di lettore di microchip.

 

Invitiamo chi trovasse un cane veramente privo di padrone di portarlo al canile municipale per la lettura del microchip, individuando così il proprietario.

 

Posso affermare che spesso, tramite tatuaggio o microchip, siamo riusciti pure noi dell’Associazione Cinofila Triestina a ritrovare il padrone di un cane smarrito. Segnalo un aneddoto di qualche tempo fa. Un cane era stato ritrovato a Bologna; il canile di Bologna, individuato il tatuaggio con la sigla TS, ci ha telefonato in sede; non c’è voluto molto per risalire all’allevatore e di conseguenza al padrone del cane, padrone che lo stava cercando disperatamente. Per fortuna è stata così una storia a lieto fine.

 

Se avete smarrito il cane, la prima cosa da fare è controllare nella zona dove è stato smarrito se qualcuno lo ha visto, lasciare possibilmente un maglione o altro indumento con il proprio odore sul posto, non spostare per quanto più tempo possibile la macchina. Spesso i cani si allontanano attratti da qualche odore interessante, ma poi magari dopo molte ore ritornano dove hanno lasciato il loro padrone, e se ritrovano un suo oggetto spesso ci si piazzano vicino in attesa.

 

Se il cane non ritorna da solo, avvisare il canile municipale, le autorità (polizia, carabinieri), la guardia forestale, i veterinari, i rifugi per cani, al caso anche le guardie di confine. Più gente è informata, più saranno gli occhi che scruteranno in giro.

 

Ma se posso dare un consiglio spassionato, non lasciate il vostro cane libero dove si possa smarrire, e questo vale specialmente per i cani che non rispondono al richiamo. Educate prima il vostro cane. Tra l’altro voglio ricordare che ben pochi sono gli spazi a disposizione dei cani, e soprattutto non ci sono spazi dove poterli lasciare liberi senza incorrere in eventuali sanzioni. A buon intenditor…

 

Franca Maucci

 Associazione Cinofila Triestina

 


In collaborazione con Help!

 

 


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