Giochi di luci e trasparenze

Ecologico, resistente, bello e funzionale. E ancora lineare o curvo, colorato o neutro, ondulato o liscio. Sono queste solo alcune delle svariate qualità del vetro, un materiale che già da molti anni viene usato

nell’edilizia, ma che negli ultimi tempi sta prendendo sempre più piede anche nell’arredo interno di immobili sia pubblici che privati e soprattutto nel design. Un prodotto che unisce resistenza, duttilità ed estetica, venendo incontro a qualsiasi tipo di gusto ed esigenza. La conferma ci viene da un’esperta del settore, la signora Gabriella, proprietaria del negozio Cerame a Trieste, che ci spiega in particolare le peculiarità di una particolare struttura mista: il vetrocemento.

Cosa s’intende per vetrocemento?

“Un tempo chiamato vetro-mattone, è un materiale che da parecchi anni viene adoperato per svariati utilizzi: divisori interni, pareti, pavimenti, ripiani, volte o soffitti. In sostanza è molto simile ad un mattone, ed è composto da due parti unite di vetro con l’aria dentro. Con questi “mattoni vetrosi” si possono alzare delle vere e proprie pareti che vanno a sostituire quelle fatte dai normali mattoni, ma a differenza di questi ultimi consentono il passaggio di un grande quantità di luce. Di tasselli in vetrocemento ne esistono di vari formati: da quelli standard 19x19 cm a quelli 19x8 cm, fino a tipi di dimensioni più grandi. Lo spessore è di 8 centimetri, in pratica come un mattone. Questi pezzi di vetro vengono poi incollati l’uno all’altro, con l’inserimento di un tondino di ferro all’interno che verrà ancorato al muro, andando così a formare una parete. Le fughe tra i vari tasselli di vetro, infine, verranno riempite dallo stesso materiale usato per le normali piastrelle”.

Ci sono delle recenti novità sulle specifiche tecniche del prodotto?

“L’ultima innovazione inerente questo materiale, che lo diversifica rispetto ai prodotti che si sono sempre usati, è data dalla realizzazione di mattoncini in vetrocemento che una volta uniti hanno una fuga di appena 2 millimetri. Teniamo presente che fino ad uno, due anni fa, la via di fuga standard era di ben 1 centimetro. In sostanza, quindi, oggi le vie di fuga praticamente spariscono e ci ritroviamo con una vera e propria parete di vetro uniforme e incredibilmente luminosa. Una parete che ha la resistenza, l’affidabilità e la sicurezza del classico muro di mattoni. Un’ulteriore novità è quella di avere il tassello di vetro con la parte finale curva, arrotondata, che permette così alla parete, ancorata da un lato, di terminare dall’altro semplicemente in fuori senza il bisogno di essere chiusa da una controspalla o perfino da altro muro. Tutto questo consente, fra le infinite possibilità, la realizzazione all’interno di una stanza di divisori con la parte finale bombata”.

Per quanto riguarda i colori, c’è solo il classico bianco?

“Assolutamente no. Sono disponibili vari colori oltre al bianco tradizionale: dal rosa al blu, dal turchese all’acqua marina fino al lilla. È possibile sbizzarrirsi anche in giochi di più colori assieme, con una parete, per esempio, bianca con all’interno un disegno colorato. Ognuno può scegliere in base ai gusti e all’estro personale il suo prodotto e le colorazioni preferite. Mi preme aggiungere ancora che tutti i colori, compreso il bianco (che non sconfina mai nel “gialletto”) sono molto netti e puliti. Esistono infine anche dei mattoncini di vetrocemento satinati in cui le tonalità di colore hanno delle sfumature opache che indubbiamente fanno filtrare meno luce, ma non permettono di vedere oltre e garantiscono, per così dire, una maggiore privacy”.

Questi prodotti in vetro sono più utilizzati negli ambienti pubblici o in quelli privati?

“Il vetrocemento è stato usato in entrambi i casi. Nei lavori pubblici questo materiale è molto utilizzato soprattutto per dare luce ad un ambiente, senza tralasciare il piacevole fattore estetico. Ricordiamoci che il vetrocemento è un prodotto nato negli Stati Uniti e spesso nei film americani vediamo le pareti delle case fatte proprio in questo materiale. Negli ultimi anni il vetrocemento ha preso piede anche in Italia grazie ad un’azienda specializzata che è ormai diventata una vera multinazionale nel settore, realizzando importanti lavori all’estero e collaborando con architetti di fama mondiale”.

La messa in opera di una parete in vetrocemento comporta dei problemi particolari?

“In generale non ci sono problemi se il lavoro viene fatto da persone competenti. Per le grandi opere esiste del personale specializzato che fa soltanto questo, ma un bravo muratore, per intenderci, non avrà alcuna difficoltà a lavorare col vetrocemento. A questo riguardo volevo aggiungere che esistono sul mercato anche dei mattoncini in vetro, forniti di punte antiscivolo, da posizionare in orizzontale, quindi come pavimento, con ottima resistenza alla pedonabilità”.

Oltre al vetrocemento, tra i prodotti in vetro cosa offre il mercato?

“C’è un’ultimissima novità, arrivata da appena sei mesi sul mercato, e riguarda dei semplici cubi di vetro pieno lavorati artigianalmente. Anche in questo caso ce ne sono di tanti colori, con trasparenze diverse e in vari formati. Sono un’elegante e ricercata alternativa al vetrocemento, che ha invece una produzione in serie, anche se ovviamente hanno dei costi molto più elevati, ma possono permettere al cliente la realizzazione di qualcosa di unico e originale. Penso, ad esempio, a piccoli muri su cui posare una lastra di marmo, oppure ai ripiani per i lavandini nel bagno, o per finire al pezzo d’arredamento fatto su misura che sconfina nel design”.

Claudio Bisiani