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Per il nostro relax, viaggio o soggiorno?

 |  Redazione Sconfini

La vacanza è un bene irrinunciabile. Così sentenziano molti, per non dire tutti, i sondaggi e le ricerche demoscopico-sociali svolti negli ultimi anni sentendo la voce della popolazione italiana. E, in effetti, il ritmo di vita seguito dall’uomo moderno ha bisogno di pause più o meno lunghe per permettergli di recuperare le energie necessarie per andare avanti.

 

La vacanza – “periodo di interruzione dalle normali attività lavorative”, secondo lo Zingarelli – è intesa diversamente da ogni singolo individuo, e per coglierne concreti benefici bisogna pianificarla adeguatamente. A qualcuno basta “staccare la spina” e riposare spensierato tra le mura domestiche, bagolando qua e là senza orari da rispettare. Qualcun altro si giova delle vacanze per sbrigare faccende arretrate o praticare l’hobby preferito per il quale non trova mai tempo. La maggior parte delle persone, però, approfitta delle vacanze per fare dei viaggi o dei soggiorni in località turistiche.

 

Generalmente, quando si parla di un viaggio si pensa ad un percorso itinerante, viceversa il soggiorno è stazionario. Fare un viaggio o un soggiorno non è la stessa cosa: decidere per l’uno o per l’altro è determinante per l’esito positivo e l’effetto benefico della nostra vacanza.

 

Se decidiamo per il soggiorno, sceglieremo con cura la destinazione e poi la struttura più idonaltea al nostro stile di vita: un campeggio per gli spiriti liberi, delle case private se desideriamo avere un contatto più diretto con la gente del posto, un residence per essere indipendenti, un albergo con più o meno stelle per vivere la vacanza senza pensieri, o dei villaggi turistici per essere totalmente spensierati e spronati al divertimento.

 

Pensando alla destinazione del nostro soggiorno, inoltre, non dobbiamo dimenticare di valutare bene come raggiungere la località stessa. La macchina va bene per distanze brevi, ma non dobbiamo essere troppo stanchi per affrontare il viaggio; il treno sarà preso in considerazione per percorsi diretti, l’aereo per distanze lunghe.

 

Il viaggio, o il tour, richiede sicuramente qualche riflessione in più, a partire già dalla scelta della destinazione. Troppo spesso ci lasciamo influenzare dalla carta patinata o dal reportage televisivo invece di farci guidare dalla nostra sete di vedere, di scoprire e di capire. Prima di intraprendere un viaggio dobbiamo prepararci innanzi tutto mentalmente per capire cosa vogliamo trarre da questa esperienza, fino a dove arrivano le nostre conoscenze e quanto siamo disposti ad acquisirne di nuove.

 

Viaggiare dovrebbe significare arricchirsi di conoscenze nuove per poi confrontarle con quelle già possedute, acquisendo così una maggiore possibilità di valutazione delle singole realtà fuori casa, ma anche e soprattutto in casa propria. Se saremo partiti per un viaggio con la mente aperta sicuramente ne trarremo vantaggio.

 

Partire preparati significa avere la possibilità poi, in loco, di approfondire vari argomenti sia con la guida, se partecipiamo ad un viaggio di gruppo, sia con i nostri vari interlocutori se viaggiamo individualmente. In caso contrario, prendiamo atto passivamente di quanto ci viene detto e di quello che vediamo, e tutto rimane lì, senza basi, senza paragoni, senza riesami.

 

Il mondo intorno a noi è molto vario e con stili di vita spesso assai diversi dai nostri. Lo sbaglio che più frequentemente commettiamo durante un viaggio è sicuramente quello di giudicare tutto e tutti dalla nostra posizione e dal nostro punto di vista, non tenendo conto delle molteplici circostanze che determinano il comportamento altrui, come per esempio il clima, le risorse, la storia, la religione e la cultura.

 

Se, tornando da un viaggio, diciamo che è stato bello, che abbiamo avuto bel tempo, che gli alberghi sono stati favolosi e che abbiamo mangiato anche gli spaghetti, e invece non menzioniamo l’esistenza di punti di interesse storico e/o paesaggistico, la popolazione, le immancabili manchevolezze o incomprensioni locali, ciò sta a significare che non abbiamo conosciuto la nostra destinazione ma che, semplicemente, ci siamo stati. Anche questo è un modo di viaggiare… l’importante è sapere sin dall’inizio quali sono le nostre priorità.

 

Infine, quando decidiamo come organizzare la nostra vacanza, sia essa un soggiorno o un viaggio, anche con l’aiuto di un’agenzia di viaggi, che spesso si rivela molto utile per pianificare la vacanza nel modo più adatto, non dimentichiamoci di pensare a coloro che viaggeranno con noi: bambini, anziani, piccoli animali domestici. Insomma, per partire non basta fare la valigia ed andare.

D.C.

 


In collaborazione con Help!

 

 


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