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La pillola anti sonno per non dormire più

 |  Redazione Sconfini

 

Si chiama modafinil la pillola capace di dimezzare il fabbisogno di sonno e di permettere quarantotto ore di non-sonno filate. Lanciata negli Stati Uniti nel ’98, è diventata

indispensabile per molti americani: basti pensare che il fatturato delle vendite è passato dai 25 milioni di dollari del ’99 ai 575 milioni nel 2006.

 

Questa pillola riesce a fornire al fisico la stessa sensazione di riposo data da otto ore di sonno, lascia il corpo senza alcuna stanchezza. Di solito, se si resta svegli per quarantotto ore il fisico ha bisogno di almeno sedici ore per riprendersi, con il modafinil ne bastano otto. È diversa da qualunque altra sostanza che si usa per restare svegli, come ad esempio la caffeina o l’anfetamina, perché il modafinil dà una sensazione naturale di allerta e mancanza di sonno senza il potente sbalzo fisico e mentale dei precedenti stimolanti. Sarà per questi motivi che già dal 2003 il farmaco veniva usato dai piloti dell’Air Force statunitense per combattere la stanchezza.

 

Secondo il settimanale scientifico americano New Scientist, il modafinil è il simbolo di un nuovo stile di vita che permette di fare per il sonno quello che la pillola contraccettiva fece per il sesso. In futuro potremo adeguare il sonno al nostro stile di vita. Tra dieci o venti anni saremo in grado di spegnere farmacologicamente il sonno arrivando a stare svegli ventidue ore al giorno ed a dormirne solo due. Tutto ciò senza effetti collaterali.

 

“Al massimo un mal di testa”, sostiene Jeffrey Vaught, il dirigente della Cephalon, che produce il modafinil. Nonostante tante rassicurazioni e tanti studi sul farmaco, bisogna comunque essere prudenti. Questa pillola, infatti, agisce sul sistema nervoso centrale, sulla parte anteriore dell’ipaltotalamo, rilascia dopamina, inibisce lo stop alla noradrenalina, tutto con effetti che provocano modificazioni lunghe e violente. Inoltre innalza la ricerca del piacere perché agisce sull’umore e ciò può essere molto pericoloso. Sarebbe meglio usare il modafinil sempre sotto stretta sorveglianza di un medico e solo in caso di gravissime patologie, come l’Alzheimer o la narcolessia.

 

In Svizzera il modafinil è commercializzato sotto il nome modasonil e fa parte dei farmaci non rinnovabili senza ricetta medica. In Germania entra nella lista degli stupefacenti. Negli USA il prodotto viene utilizzato come stimolante durante feste e serate in discoteca. L’assunzione di modafinil può essere rintracciata con una semplice analisi delle urine e ha suscitato clamore la recente vicenda di alcuni atleti, tra cui la velocista americana Kelly White, trovati positivi a questa sostanza agli esami antidoping.

 

Ma gli italiani sono soddisfatti delle ore che dedicano al sonno? Quanto dormono? Questo tempo è sufficiente? Secondo un sondaggio effettuato dalla Doxa su un campione nazionale (sono state sondate tutte le regioni) che riguarda la quantità e la qualità del sonno, è emerso che il 12% degli intervistati dedica al sonno meno di 6 ore; all’estremo opposto c’è un altro 12% che dedica 9 ore o più al proprio riposo. La grande maggioranza si colloca tra questi due estremi: il 18% circa 6 ore, il 31% circa 7 ore, e il restante 27% circa 8 ore. In queste valutazioni personali della durata del proprio sonno, non si ravvisano differenze significative tra uomini e donne, ma ce ne sono in relazione all’età: i giovani dicono di dormire molto di più degli adulti di mezza età e degli anziani. Attorno ai 20 anni la media è di quasi 8 ore, attorno ai 30 anni è di 7, e nelle età successive si assesta su valori di poco inferiori alle 6 ore. Il trend evidenzia una diminuzione generalizzata del tempo dormito rispetto al decennio precedente.

 

Molti intervistati (il 56%) pensano che il tempo da loro dedicato al sonno sia proprio quello di cui hanno bisogno, mentre 41 persone su 100 ritengono che si sentirebbero meglio se dormissero di più. Solo il 2% si sentirebbe meglio se dormisse di meno. A dire di aver bisogno di un maggior riposo, ma anche di più tempo per svolgere a pieno tutte le proprie attività, sono i cinquantenni, target a cui è principalmente rivolta la produzione di modafinil.

Martina Pluda

 


In collaborazione con Help!

 

 


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