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I giovani fashion blogger: sono loro a dettare i nuovi trend

 |  redazionehelp

Ogni volta che si pensa alla fashion industry, si pensa a Vogue, alle modelle in passerella, agli stilisti più famosi, ai trend all’ultimo grido, alle grandi metropoli come Milano, New York, Parigi e Londra, ma attori di questo scenario sono anche loro, i fashion blogger.

Infatti, negli anni, molti hanno saputo attrarre l’attenzione dei lettori, grazie ad uno stile personale di raccontare, presentare, alterare, creare e, perché no, dettare la moda. Non sono i media ad aver creato dei talenti, ma è il talento ad essere emerso e ad aver avuto lo spazio dove esprimersi, grazie a questi nuovi canali, ovvero i blog. I blogger, infatti, propongono a cadenza quotidiana look diversi, mixando capi di alta moda e abiti provenienti dalle grandi catene a buon mercato; proponendo outfit diverse ogni giorno e incontrando quasi incondizionatamente il gusto del pubblico, si pongono come punto centrale nel rapporto tra produttore e cliente. Riempiti di regali da parte delle griffe più famose, osannati dai “follower”, e con uno sforzo che appare minimo, i blogger hanno di fatto inventato una nuova professione, sostituendo le riviste di moda nel porsi come intermediari favoriti dal pubblico. In tal modo si è creata la possibilità per gli spettatori di partecipare al processo di branding dei nuovi trend-setter. I blogger di moda, non sono aspiranti modelli o “wanna be stilisti”, bensì divulgatori di tendenze, influenzati da altre espressioni come la fotografia, l’arte estetica, la computer grafica e la passione per la scrittura. Sono insomma persone “normali” – certamente più creative – che ridimensionano l’universo della moda su loro stessi, adeguandolo alla propria persona ed ai loro interessi e passioni. Ed è proprio questa normalità che ha spaventato inizialmente le grandi maison, che non hanno potuto ignorare il fenomeno e non interessarsi al processo di coinvolgimento che i blogger riescono a creare con i propri lettori. Una delle capacità che contraddistingue i blogger è quella di saper combinare vestiti e stili, adeguandoli a quello che realmente viene percepito come trendy dai consumatori. Il loro punto di forza è quindi quello di saper mescolare opinioni e creatività, ridisegnando l’esperienza pensata originariamente dal designer, influenzati dall’approvazione dei propri lettori. Inoltre, ricordiamo che questa forma di divulgazione è gratuita o comunque al costo della connessione Internet. Perciò in breve tempo questi spazi virtuali hanno attratto e fidelizzato un vastissimo pubblico, tanto che i blogger più influenti rivestono un ruolo di spicco nella comunicazione on line legata alla moda. I fashion blog hanno un carattere dinamico e originale, che rende possibile una comunicazione diretta e immediata, in grado di informare e allo stesso tempo di riportare idee e impressioni su brand, prodotti e tendenze e, con la collaborazione dei lettori, di dar luogo al confronto. Si tratta dunque di un’importante risorsa per le griffe: oltre ad essere uno straordinario veicolo di informazione tra le case di moda ed i consumatori, possono essere un potenziale canale per lo sviluppo di campagne di marketing virale. Inoltre, individuando pregi e difetti dei prodotti e manifestando in maniera diretta i desideri del mercato, aiutano i brand ad identificare le linee di azione in maniera più efficace rispetto a quanto non possano fare complesse ricerche di mercato o le riviste patinate. Tra i più conosciuti ed influenti ci sono the Sartorialist o Style Bubble, Trend and the City, The Fashion Fruit e The Blonde Salad, o il blogger Bryanboy, al quale Marc Jacobs ha addirittura dedicato il nome di una sua borsa. Sebbene in Italia il fenomeno dei blog sia piuttosto recente, è proprio italiana la vincitrice dei “Blog Loving Awards”, Chiara Ferragni. La giovane riceve più di sessantamila click al giorno e commenti adoranti dai numerosi fan, richiamando l’attenzione delle numerose griffe, che usano il suo blog (www.theblondesalad.com) come piattaforma pubblicitaria. Questo è ciò che pensa Franca Sozzani, la direttrice editoriale di Vogue Italia, a riguardo: “È comunque un fenomeno interessante, perché cambia l’approccio verso la moda. Non solo addetti ai lavori blasé e sempre un po’ critici a commentare le sfilate, ma anche persone che sono, sicuramente, senza nessun background culturale di moda, ma senza neanche condizionamenti dovuti alla conoscenza o agli interessi. I loro commenti sono naif ed entusiasti”. “Non hanno un vero peso e un valore – prosegue – per gli addetti ai lavori. Certo che no. A me personalmente però interessa sapere cosa dicono alcuni di loro per capire un altro punto di vista e non solo quello dei giornalisti “so tutto io che sono qui da trent’anni!”. Non avere dei preconcetti a volte aiuta a vedere quello che gli addetti ai lavori non vedono più. Non sono critiche attendibili? Non è importante se lo siano o meno, quello che conta è l’opinione di gente diversa per genere di vita, derivazione sociale e culturale”. I giornalisti a volte sono duri nei commenti. E non sono anche queste personali opinioni? E poi alla fine, siamo onesti, è più importante chi commenta o chi compera? Chi si deve ascoltare: il buyer o il giornalista? E allora perché non un blogger? “Perché – chiarisce la Sozzani – tra i blogger ci sono dei veri outstanding. Ragazzi o ragazze che hanno imposto un loro stile, anche a volte circense, ma personale. Sono dei veri originali in questo mondo e hanno inventato un modo nuovo di fare comunicazione”. “Non tutte le mode sono belle – conclude – e forse non tutti i blogger sono bravi, ma sinceramente neanche tutti gli stilisti e tutti i giornalisti lo sono”. Visto che blogger come Chiara sono ormai un cult, ho voluto intervistare una blogger che è ancora agli albori della propria carriera, ma che sta già raccogliendo successi e soddisfazioni non indifferenti. Si chiama Romina e il suo blog è “RoHa Fashion” (www.rohafashion.blogspot.com). Quando e come è iniziata la tua passione per la moda e perché hai deciso di esprimerla attraverso un blog? “La mia passione – risponde Romina – è nata in età molto giovane. Mi è sempre piaciuto vestirmi, creare look e combinare stili diversi. Molti dei miei amici hanno spesso complimentato il mio stile e mi hanno chiesto consigli sull’abbigliamento. Così ho scoperto che la moda era davvero una delle mie più grandi passioni e che avrei dovuto coltivarla in qualche modo. Poi a dire la verità, è stato il mio ragazzo ad incoraggiarmi con il blog. Tra l’altro la sigla RoHa combina le prime due lettere rispettivamente del mio nome e del mio cognome”. Pensi che i fashion blog determinino le tendenze così come fanno le riviste di moda? “Sì, assolutamente! Oggi la maggior parte dei brand vedono i blog come il canale promozionale di maggior influenza sui consumatori. Le grandi riviste, come Vogue, avranno sempre un ruolo di primo piano nella divulgazione delle mode, ma il vantaggio del web è che è sempre up-to-date. In tal modo i trend e le news possono essere diffuse più velocemente”. Credi che i fashion blog rendano la moda più accessibile sia per gli influencers, o trend-setter, che per i consumatori? “Per i consumatori senza dubbio. Molte persone non riescono ad immaginare se stessi indossare un determinato stile, finché non lo vedono addosso ad altri. Così i blog diventano la fonte di ispirazione e aiuto per molte persone, che scoprono come poter giocare con la moda quotidianamente. I trend-setter hanno e mantengono comunque il loro stile. Quindi da un lato hanno la possibilità di renderlo visibile ad un pubblico molto vasto, e dall’altro di trarre spunto da altri blog. Ma la cosa più importante da tenere in mente, se si vuole diventare blogger, è di non provare a copiare gli altri, ma essere se stessi. Bisogna restare veri, vestirsi, uscire di casa e scattare qualche foto: questo è il segreto”. Quali sono le tue aspettative da questo blog? “Per me il blog è una passione. Voglio condividere con i miei lettori ed altri blogger il mio amore per la moda. Mi piace il modo in cui si possono stabilire contatti con altri appassionati in giro per il mondo e scambiarsi idee. È un modo unico per ampliare il proprio senso dello stile ed il proprio fashion-horizon. È naturale che mi senta soddisfatta quando vedo che la mia pagina è apprezzata e cliccata, quando leggo i commenti positivi dei miei lettori e quando trovo spazio e visibilità su altri palcoscenici, ma il blog alla fine è come un diario. Mi piace raccogliere ricordi e momenti della mia vita, fasi e correnti che si riflettono nel mio stile. Poi quello che sarà, sarà”. Si tratta solamente di un hobby o vorresti lavorare nel mondo della moda o dell’editoria? “In realtà sto già lavorando nella fashion industry. Ho, infatti, una colonna mensile di moda su una rivista di trend e lifestyle. Nel futuro mi piacerebbe lavorare come personal stylist, editrice o giornalista, full-time blogger o brand ambassador. L’essenziale per me è che abbia a che fare con la moda”. Martina Pluda


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