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Sean Do

Applicazioni da social network e videogiochi su Internet: la dipendenza non ha confini

 |  redazionehelp

Nel vasto mondo di Internet, trovare attività di svago e giochi on line è cosa assai semplice: da Tetris a Pacman, dal sudoku ai cruciverba, dal solitario al poker, insomma dai giochi per allenare la memoria ed il cervello a quelli puramente ricreativi, sino ad arrivare a quelli meno consigliabili, ovvero i giochi d’azzardo. Questi ultimi, spesso, non sono limitati ad un’attività virtuale, ma riguardano vere vincite e perdite in denaro.

Sono molti i casinò virtuali dove gli utenti vengono continuamente truffati, ma sono molti anche i giochi che, seppur legali, non portano alcun insegnamento o beneficio costruttivo, bensì possono condurre alla dipendenza.
Se la scelta è così ampia perché non dedicarsi a passatempi più semplici, ma allo stesso tempo interessanti, pur sempre ricordando che si tratta di videogiochi e non di vere e proprie attività d’apprendimento? Ci sono anche applicazioni molto simpatiche ed altrettanto divertenti, per le quali è necessario mettere in campo le proprie abilità imprenditoriali e strategiche, l’autonomia decisionale, le relazioni con gli altri utenti, la gestione del tempo e le capacità linguistiche.
Per avere un’idea piuttosto chiara del potenziale insito nelle nuove applicazioni ludiche legate ai social network, basta vedere i numeri che sta facendo registrare Farmville di Zynga. Con un tasso di crescita mondiale di 10 milioni di nuovi giocatori al mese, è stata la vera rivelazione degli ultimi mesi: ormai il numero degli utenti registrati ha superato quota 80 milioni (statistiche Destructoid). Un dato impressionante, che dimostra quanta gente utilizzi in maniera attiva il social network più diffuso del mondo, soprattutto contando che solo a dicembre gli utenti erano 70 milioni e che Facebook ha 400 milioni di utenti: praticamente 1 su 5 gioca a Farmville. Per chi non lo sapesse, si tratta del noto gioco che permette a tutti gli utenti di Facebook di cimentarsi con l’agricoltura, l’allevamento e la vendita per poter diventare dei bravi contadini. Insomma, questo piccolo simulatore sta veramente facendo tremare giganti internazionali del calibro di World of Warcraft in base alla quantità di giocatori registrati, che con regolare continuità si dedicano alla coltivazione virtuale.
Infatti, ciò che colpisce maggiormente di Farmville su Facebook è la fedeltà degli utenti: in poche occasioni le persone si sono dimostrate così attaccate ad un intrattenimento virtuale dopo il suo primo utilizzo, continuando a dedicarsene nel tempo. Sicuramente il motivo sta nel fatto che si tratta di un’applicazione semplice e tranquilla, ma divertente, che non prevede sparatorie, esplosioni o fughe, bensì simula la vita di un agricoltore, permettendo ai giocatori di piantare, far crescere e raccogliere piante ed alberi virtuali, nonché di allevare animali, costruire edifici e collaborare con altri coltivatori. Sfrutta, inoltre, gli aspetti di social networking di Facebook, con i quali i giocatori possono invitare i loro amici a diventare vicini, riuscendo così a guadagnare denaro per espandersi e punti esperienza visitando e aiutando gli amici nelle rispettive fattorie.
Il log-on resta sempre cosa interessante e curiosa, poiché la piattaforma viene spesso aggiornata dagli amministratori con nuove attività e potenzialità per ogni contadino appassionato. I dati indicano che sono 31 milioni gli utenti attivi quotidianamente, che dedicano cure ai propri cavalli, pecore, galline e mucche; 54 milioni quelli settimanali. Dei 200 milioni di utenti che si collegano ogni giorno a Facebook, ben il 15% gioca normalmente a Farmville. Ciò significa che l’1,2% della popolazione mondiale ci gioca almeno una volta al mese, portando questa applicazione al primo posto tra i 25 giochi più popolari di Facebook. Sebbene si tratti di un giochino sul computer, i giocatori possono davvero imparare tante piccole cose, come nomi di piante, alberi ed attrezzi per l’agricoltura, ma anche a gestire il “denaro” ed il proprio lavoro di filiera.
Purtroppo l’altro lato della medaglia della rete sono i già accennati casinò virtuali, spesso fonte di una grave patologia oramai largamente diffusa, ovvero il gioco d’azzardo patologico on line che rientra nel campo delle Internet dipendenze. Giocare ai casinò sul computer costituisce per molti un’attività divertente, che non ha limiti di tempo e che non è soggetta ad alcuna forma di controllo esterno. Per questo motivo è più facile che tale passatempo degeneri nella dipendenza, con conseguenze anche gravi per la situazione finanziaria, personale, familiare e sociale del giocatore. Per tutelare se stessi ed i propri cari dai propri vizi, è necessario controllare attentamente il tempo che si passa giocando on line e le somme investite, cosa purtroppo non semplice per coloro che sono affetti da tale ossessione.
Bisogna sempre ricordarsi di dare il giusto valore alle cose, ai propri soldi ed al proprio divertimento. È giusto cercare di essere moderati in tutto, anche nel gioco. Bisogna ricordare, inoltre, di privilegiare le relazioni reali e non quelle virtuali. I passatempi on line sono sì divertenti, ma l’uomo, essendo un animale sociale, necessita di un’interazione con i suoi simili per mantenere un equilibrio ed una sana vita di relazione, senza dipendenze.
Martina Pluda


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