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I primi frutti dell'attentato a Berlusconi. Ma il popolo del web è convinto che si tratti di una bufala

 |  Redazione Sconfini
bferitoCome anticipato da molte testate giornalistiche on line in vista della prossima campagna elettorale per le regionali, il Pdl utilizzerà il volto di Silvio Berlusconi ferito dopo l'attentato di cui è stato vittima il 13 dicembre 2009 a Milano per mano dello psicolabile Massimo Tartaglia. Per il momento è il Pdl di Basiglio a fare da apripista per rilanciare la campagna di tesseramento al partito, che finora ha dato risultati modesti. Dal punto di vista del marketing politico, l'operazione è corretta poiché il grandissimo bacino elettorale del premier è molto sensibile ai discorsi di questi giorni riguardo al “partito dell'Amore (a pagamento)” e anche senza l'immagine del volto insanguinato del leader è molto probabile che il centrodestra sia destinato a stravincere anche le prossime regionali.

Ciò che semmai è da approfondire è la reale fondatezza dello stesso attentato di cui è stato vittima in premier. Mentre in Italia le immagini dell'episodio sono poche e sgranate e l'approfondimento sul tema è stato molto vago se non inesistente, in tutta Europa si è discusso molto sul presunto attentato-bufala o fake che dir si voglia. In particolare in Germania, il programma tedesco di grande successo Late Night, condotto da Harald Schmidt, sostiene che l'aggressione a Berlusconi in piazza Duomo a Milano è in realtà un film messo in scena per aumentare i consensi del premier italiano che proprio in quei giorni erano al minimo storico tra accuse di mafia, corruzione, e incapacità del governo (clicca qui per vedere il video).

Sul web, come da tradizione per qualsiasi tipo di evento, è preminente la teoria del complotto. Spesso si tratta di supposizioni farlocche e forzate, ma nel caso di questo episodio l'attento popolo di internet ha svolto un minuzioso lavoro di ricostruzione dei fatti prendendo spunto dalle poche immagini che sono state messe a disposizione solo in poche ore successive al lancio del souvenir. Anche dal punto di vista culturale e sociologico questo lavoro è degno di essere evidenziato. Comunque il punto non è questo. La domanda fondamentale è: L'aggressione c'è stata davvero e i danni fisici subiti dal premier sono stati solamente enfatizzati dai medici oppure è davvero tutta una montatura?

Grazie ai contributi video che vi segnaliamo in questo articolo, infatti, può essere con certezza smentita la teoria ufficiale che parla di denti rotti, mezzo litro di sangue perso, naso fratturato, sangue che ha inondato la camicia e ferite interne ed esterne alle labbra che avrebbero richiesto addirittura diverso punti di sutura. A rivelare questa verità, in modo del tutto involontario, è stato nientemeno che Emilio Fede: vi consigliamo quindi di guardare questo video (clicca qui per vederlo) con particolare attenzione specialmente dal minuto 6:25 al minuto 7:01. E' passato diverso tempo dal lancio della statuetta e il premier non ha la minima traccia di sangue né alcun tipo di ferita al volto.

A questo importante ed incontrovertibile documento filmato si sono aggiunte poi moltissime altre congetture, spesso confutate dai fatti, che però hanno aumentato l'aurea di mistero attorno a questo evento probabilmente decisivo per il futuro istituzionale dell'Italia dal momento che sarà utilizzato come pretesto per smontare la Costituzione e diminuire i poteri costituzionali di controllo dell'Esecutivo.

In particolare meritano menzione le segnalazioni dei complottisti relativamente al presunto segnale del microfonista a Massimo Tartaglia poco prima del lancio (clicca per vedere il video); il presunto segno della guardia alla destra di Berlusconi che con il braccio alzato sembra indicare il punto in cui lo psicolabile dovrebbe prendere la mira (video) e lo strano oggetto che la guardia del corpo in auto sembra puntare verso il volto del premier (immagine).

Secondo il nostro giudizio questi ultimi elementi, anche se interessanti, non sono sufficienti a provare che si tratta di totale finzione, mentre con un buon grado di certezza è possibile affermare che il gesto di Tartaglia è stato strumentalizzato per aumentarne l'effetto psicologico e mediatico sulla popolazione. In ogni caso è stata aperta una petizione per chiedere che la Procura della Repubblica di Milano indaghi e faccia chiarezza.

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