Skip to main content

Quirinarie 5 Stelle, 8 giganti, 1 indicato dal PD e un intruso

 |  redazione sconfini

Dopo aver nicchiato durante le feste natalizie e aver poi incalzato Renzi prima e i singoli parlamentari PD via mail successivamente, anche i 5 Stelle entrano con prepotenza nelle "consultazioni" per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica.

rosa5stelleNon c'è alcun dubbio che nel 2013 fecero centro con la proposta di Rodotà costringendo a una totale rivoluzione l'imbalsamata politica rinata dopo il voto di febbraio. Contribuirono quasi quanto i 101 traditori di Prodi a far cadere Bersani, ma anche a stanare gli accordi sottobanco tra democratici e Forza Italia esplosi ufficialmente con l'avvento del figlio putativo di Berlusconi, Renzi, al soglio della Presidenza del Consiglio.

Col senno di poi, però, è stato un disastro: è stato rieletto Napolitano, incarnazione italica di un fallimento politico e umano, un possibile discreto governo Bersani è stato scartato per dar vita prima all'inutile bildebergeriano Letta e poi alla comica finale di Renzi.

Uno che per farsi gli affari suoi, della massoneria, di suo padre e di quello della Boschi, oltre che di Berlusconi, non esiterà un minuto a far sprofondare l'Italia forte di quel drammatico 41% delle Europee.

Il Nazareno vive e lotta in mezzo a noi, anzi contro di noi, tramando nel segreto delle stanze. L'approccio del M5S seppur forse tardivo è all'opposto: assemblea dei parlamentari in streaming e messa al voto di una rosa che gli iscritti voteranno sul blog con l'aggiunta di Prodi nominato da un manipolo di parlamentari piddini in risposta alla mail di Grillo.

Ecco, i nomi. Tralasciando Prodi che è stato per correttezza inserito nella rosa perché citato dalle mail pervenute dai parlamentari Pd ma che poco centra con la storia e i valori dei 5Stelle, occorre sottolineare il profilo di altissimo livello di 8 candidati: Cantone, Lorenza Carlassare (che ha declinato la candidatura), Di Matteo, Imposimanto, Lannutti, Maddalena, Settis e Zagrebelsky sono dei giganti che il Pd, come accadde per Rodotà, non può scartare alla leggera. Persone assolutamente idonee alla carica e senza oggettivi demeriti come per la greppia di nomi del Nazareno (Amato, Casini, Finocchiaro, Fassino e altri nomi più o meno mostruosi).

Mancano i Magalli, le Gabbanelli o i Gino Strada. Non si scherza coi nomi proposti, specialmente con delle istituzioni viventi ed eccezionali cultori della materia costituzionale come Zagrebelsky e Settis in primis mentre Imposimato e Maddalena sono forse già troppo vicini agli 80 anni, Di Matteo e Cantone sono candidati di bandiera che piacciono alla componente più "giustizialista" ma non hanno reali chance e il bravo Lannutti è paladino dei diritti dei consumatori ma sembra meno preparato degli altri sui temi costituzionali nonostante la parentesi da parlamentare IDV.

C'è però un personaggio che pare spuntato dal nulla, anche perché nulla centra come Prodi con la storia dei 5Stelle. Pierluigi Bersani. Certo, è un nome tattico, un dei più prestigiosi politici tra quelli presentabili a poter scardinare l'infausto patto nazarenico ma non può essere che inviso dalla base.

Dopo aver dichiarato "Non volevo mica fare il governo coi 5 Stelle, non son mica matto?" la sua funzione è solo quella di metterlo in competizione con altri, peggiori, nomi nazarenici almeno per evitare un nuovo Napolitano, o peggio un Amato o un Casini.

---

Ti è piaciuta la notizia? Clicca qui e metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per restare sempre aggiornato


Altri contenuti in Politica

Lord Montimort entra nel guinness: più lo si vede in tv, più perde nei sondaggi

Comincia a fare un po' pena Mario Monti. Osannato all'estero, trattato come uno scarto dai politici di lungo corso, tranne i due disperati orfani di Berlusconi e Cuffaro Fini e Casini, bistrattato ...

Primarie Pd a Palermo: o lo fanno apposta, o portano sfiga o sono pericolosi per loro stessi

Passi per Milano, dove Pisapia sostenuto da Vendola ha rovesciato il tavolo del Pd meneghino, passi per Napoli dove De Magistris e le sue civiche hanno annichilito il candidato ufficiale del partit...

La Gelmini e le donne normali

E' molto interessante l'intervista che il Ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ha concesso a Io Donna. La ministra, che poche settimane fa ha dato alla luce Emma Wanda, è tornata subito al...

Boia, ghigliottina, sacco di Roma. L'Italia che indietreggia di secoli

Le lancette dell'orologio storico-sociale italiano stanno da molto tempo andando all'indietro. La situazione è ormai sfuggita di mano a chi dovrebbe fare gli interessi del popolo al punto che siamo...

Satira e cervelli

E' il 4 maggio 2010, Freedom House ha appena pubblicato la classifica mondiale per Paesi sulla libertà di stampa. Per l'Italia è la solita bocciatura: 72° posto al mondo superata anche dalla corrot...