Primarie Pd a Palermo: o lo fanno apposta, o portano sfiga o sono pericolosi per loro stessi
Passi per Milano, dove Pisapia sostenuto da Vendola ha rovesciato il tavolo del Pd meneghino,
passi per Napoli dove De Magistris e le sue civiche hanno annichilito il candidato ufficiale del partito bersanian-dalemian-veltroninano, passi per le primarie di Genova dove la candidata ufficiale del Pd è stata battuta dallo sfidante Doria.
Ma a Palermo no. A Palermo non è possibile. Perdere "in casa", con regole da loro stessi scritte e dettate, con una candidata dal nome imbattibile per qualsiasi realtà politica onesta come Rita Borsellino non può essere senza ripercussioni.
Se di fatto a ogni latitudine, ad ogni appuntamento con le primarie, con qualsiasi situazione meteo e quindi ogni volta che il partito chiede ai suoi elettori di valutare le loro scelte sui candidati si rimediano figuracce memorabili c'è qualcosa che non va. Questa gente non solo ha perso il polso dell'italiano, ma non è neanche in grado di vincere a braccio di ferro con un bambino di 3 anni. Cosa se ne faranno di quei fiumi di milioni di euro che incassano continuamente per "il territorio" se poi cercano in imporre le loro persone ai cittadini venendo continuamente ridicolizzati?
Le ipotesi sono 3: o portano sfiga, o lo fanno apposta, o sono pericolosi per loro stessi e quindi anche per tutti gli italiani. Povera Rita Borsellino, ennesima vittima della sagacia dalemiana per le scoppole elettorali.
Il corto circuito è evidente. Questi marziani allampanati che vivono a Roma protetti da scorte e prebende nell'ovattato e dorato mondo istituzionale hanno perso il senno. Lasciare in mano il futuro della principale coalizione antiberlusconiana a questi qui è peggio che viaggiare a fari spenti nella notte.
E' come andare in un raffinato ristorante e scegliere cacca di cane secca invece delle prelibatezze della casa.
---