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Se Berlusconi diventa un capannone

 |  Redazione Sconfini

Di tanto in tanto il berlusconismo (anche con il contributo prezioso della sua declinazione pdmenoellina) arricchisce il vocabolario italiano con nuovi significati a parole già esistenti. E' il vocabolario dell'inciucio, il miasma che sta soffocando un Paese depresso da ogni punto di vista.

E' così da moltissimi anni, da quando Berlusconi al telefono con Dell'Utri racconta della bomba che Mangano gli aveva fatto esplodere davanti al cancello di casa parlando di "una cosa fatta con rispetto, quasi con affetto".

Lo stesso Mangano, efferato capomafia e pluriomicida che Berlusconi definirà "eroe".

Poi lo stupro alla nobile parola "libertà" che sostituisce "impunità" e la nuova lettura semantica alla parola "abbronzato" che sostituisce "persona di colore" specie se si tratta di Obama.

Oppure il semi-neologismo "toga rossa" (sinonimo di grumo eversivo, cancro della democrazia) che identifica il giudice che non accetta mazzette per aggiustare sentenze sgradite a Berlusconi.

In tempi più recenti ci siamo sciroppati nuovi significati alle parole "larghe intese" in sostituzione di "inciucio", "dichiarazioni divisive" al posto di "verità". Insomma, la testimonianza che siamo in mano a una manica di malati di mente sostenuti da un giornalismo che va in giro con le braghe calate e piegato in avanti.

L'ultimissima parola che ha assunto un nuovo significato in questa lunga fase calante è "agibilità". Fino a un mese fa si parlava di agibilità quando la si doveva ottenere dal comune per poter andare a vivere in una casa, usare un fabbricato o lavorare in un capannone.

Ora "agibilità politica" per Berlusconi diventa invece sinonimo di "grazia presidenziale". Dal momento che la grazia Napolitano non la può concedere ma nello stesso tempo non può permettersi abbandonare il finanziatore della sua corrente nel PCI fin dal 1987, si tenta di prendere per il culo per l'ennesima volta gli italiani chiamando la grazia in un altro modo.

Il lato più avvilente della storia è lo sfruttamento di questo povero vecchio e condannato per maxi frode fiscale nonché a un passo dalle patrie galere da parte dei suoi cortigiani i quali ben sanno che senza il capannone Berlusconi a proteggere le loro teste saranno ben presto spazzati dal vento del nuovo che inesorabilmente, comunque, sta avanzando in varie forme e di cui il Movimento 5 Stelle sembra essere solo una nutrita e battagliera avanguardia.

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