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Appropriazione indebita e frode fiscale. Nuovi guai per Berlusconi

 |  Redazione Sconfini

Sembra proprio che il 2009 sarà l'annus horribilis per Berlusconi, specialmente se il 6 ottobre cadrà per incostituzionalità lo scudo giudiziario (il lodo Alfano) che gli permette di restare al riparo dalle tante indagini giudiziarie che lo stanno colpendo direttamente o indirettmente. Negli ultimi mesi, questa però è una nota di colore, tanto per alleggerire il clima, ai tradizionali nomignoli e soprannomi che gli sono stati affibiati (Nano di Hardcore, Al Tappone, Psiconano, Testa d'Asfalto ecc.) ne sono saltati di altri, ancora più bizzarri e divertenti (ovviamente non per lui): Papi nel caso minorenni/escort/festini a luci rosse, Mister B. nel caso della corruzione dell'avvocato inglese Mills (già condannato in primo grado) e oggi se ne aggiunge un altro, ovvero Il Dottore. Questo soprannome (Valentino Rossi non ne avrà a male) potrebbe essere quello che contribuirà in modo determinante alla sua caduta politica che secondo molti è ormai imminente. Ma tutto, come si diceva, ruoterà attorno alla bocciatura del lodo Alfano.

Chi è Il Dottore e che reati potrebbe aver commesso stavolta il premier? Appropriazione indebita e forse frode ai danni del fisco e degli azionisti Mediaset sono le accuse rivolte al presunto "socio occulto" di un certo Frank Agrama, Silvio Berlusconi, da parte della Procura di Milano e del p.m. Fabio De Pasquale.

La domanda, cui gli inquirenti secondo Repubblica sono orientati a dare risposta affermativa è: Berlusconi era soltanto l'utilizzatore finale dei diritti televisivi comprati dall'esosissimo Frank Agrama o era socio occulto di questo signore egiziano poi naturalizzato americano?

Il reato si gioca su questo, perché se Berlusconi non fosse socio occulto non ci sarebbe alcun problema giudiziario. Ma come funzionava il gioco di scatole cinesi messo in piedi dagli uomini del Cavaliere?

In pratica, Mediaset anziché comprare direttamente dall'estero format e serie tv americane ad un prezzo X, le faceva comprare ad un prezzo molto maggiorato (10 volte X) alle società di Agrama (Harmony Gold e Wiltshire Trading). Se una società decide di spendere di più per acquistare un determinato prodotto che avrebbe potuto pagare dieci volte di meno sono affari suoi, ma diventa un grosso problema se - come suppone il pm che sta per chiedere il rinvio a giudizio per Berlusconi - questo trucco serve in realtà a sottrarre utili dal bilancio delle società del premier (Mediaset in primis) per farle passare prima attraverso società estere intestate ad Agrama e poi (ci sono anche le prove di questo, in quanto un versamento da 100milioni di euro è stato scoperto su una filiale svizzera dell'Ubs) su conti correnti esteri intestati al Dottore ai famliari del Dottore (così viene chiamato Berlusconi da Agrama) e dirigenti Mediaset.

L'accusa è chiaramente di appropriazione indebita, frode fiscale e truffa ai danni degli azionisti Mediaset, cui sono stati sottratti furtivamente utili che sarebbero loro spettati al momento della distribuzione dei dividendi.

Per casi simili in passato Berlusconi è riuscito a far approvare leggi ad personam come quelle relative alla depenalizzazione del falso in bilancio e alle rogatorie internazionali, ma stavolta potrebbe non avere la stessa forza politica per farcela. E allora, se cadrà il lodo Alfano, saranno guai.

Sarà forse per questo che l'Avvocatura dello Stato qualche giorno fa è uscita con quella folle previsione/minaccia rivolta alla Consulta che deve decidere sulla costituzionalità del lodo: «ci sarebbero danni a funzioni elettive, che non potrebbero essere esercitate con l’impegno dovuto, quando non si arrivi addirittura alle dimissioni. In ogni caso con danni in gran parte irreparabili»?

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