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Procedimento disciplinare contro Brachino per il video su Mesiano

 |  Redazione Sconfini

Ricordate il vergognoso pedinamento del giudice Raimondo Mesiano operato dalle troupe di Canale 5 per mezzo della Videonews diretta da Claudio Brachino? Ebbene, l'ordine dei giornalisti ha battutto un colpo avviando un procedimento disciplinare contro lo stesso Brachino, conduttore di Mattino 5, programma in cui è andato in onda il pedinamento.

In sintesi cos'era accaduto? Il giudice Mesiano aveva da pochi giorni sentenziato una maximulta di 750milioni di euro ai danni del gruppo Berlusconi in quanto doveva stabilire il risarcimento a favore della Cir di De Benedetti dopo che la Cassazione aveva accertato che Berlusconi si era appropriato della Mondadori (a discapito della Cir) attraverso la corruzione di un giudice.

Immediate sono giunte le minacce mediatiche ("ne sentiremo delle belle su quel giudice", aveva detto il Cavaliere) contro Mesiano. E così il fido Brachino glimesianopedinato ha messo una troupe alle calcagna, ma, essendo Mesiano un uomo "normale" di strano hanno trovato solo che andava a tagliarsi i capelli, si sedeva su una panchina e aveva i calzini turchesi.

A Brachino si contesta di “essersi reso responsabile di fatti non conformi al decoro e alla dignità professionali” e di aver rotto la doverosa fiducia tra giornalisti e telespettatori, amplificando una notizia che non era tale. Avrebbe così violato l’articolo 137 della legge sulla privacy e l’articolo 6 del codice deontologico dei giornalisti.

Inoltre per l’Ordine della Lombardia è ancora più grave che il servizio sia andato in onda su una televisione di Berlusconi, proprietario della Fininvest, cioè dell’azienda che, come detto, in base alla sentenza di Mesiano deve pagare 750 milioni di euro alla Cir di De Benedetti, come risarcimento per la perdita della Mondadori.

Nel capo di incolpazione si legge che il servizio aveva come finalità quella di “screditare la reputazione” di Mesiano e “delegittimare”, davanti ai telespettatori, il giudice che “aveva in precedenza emanato (la sentenza, ndr) e che aveva visto soccombente la società Fininvest, persona giuridica cui è riconducibile la rete televisiva per la quale Brachino lavora”.

Intorno a metà dicembre il direttore di Videonews dovrà presentarsi a Milano davanti ai nove consiglieri dell’Ordine. Già alla fine di quella audizione potrebbe esserci la decisione. In caso di condanna le sanzioni previste sono avvertimento, censura, sospensione, (da due mesi a un anno), o radiazione dall’albo.

Dopo lunghi periodi bui di torpore l'ordine dei giornalisti torna a ruggire. Sarà l'inizio della fine dell'epoca dell'antigiornalismo e della disinformazione berlusconiana?

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