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Anche le piante hanno bisogno di cure

 |  Redazione Sconfini

Giugno, tempo permettendo, coincide con la più bella stagione per chi ama la natura nel giardino e nell’orto. Si può godere di fioriture già copiose, raccogliere primizie e frutti gustosissimi, moltiplicare per talea, seminare a scalare, impiantare perenni o biennali. Il Sole del solstizio influisce in modo benefico su alberi, fiori, erbe, di cui esalta tutte le virtù. Per questo è il periodo più propizio per raccogliere erbe officinali da fare essiccare: tradizionalmente si raccomanda la raccolta delle foglie al mattino, quando il velo di rugiada è asciugato, e dei fiori quando il sole è al massimo. Vanno essiccati in luogo ombroso e ventilato, riposti quando la Luna è calante perché conservino le virtù medicinali. Per preparare l’acqua di San Giovanni si lascia alla luce lunare per tutta la notte del solstizio una bacinella d’acqua con fiori e foglie tra cui non devono mancare iperico, lavanda, ruta e rosmarino.

 

Una curiosità mediata dalla biodinamica: la Luna passando nel suo ciclo di 28 giorni davanti alle 12 regioni zodiacali del cielo, ne capta le forze e le riflette sulla Terra. Si hanno così giorni “fiore”, giorni “radice”, “foglia” e “frutto-seme”. Questi giorni sono propizi ai lavori che riguardano fiori, ortaggi da radice, da foglia e da frutto. In generale a “luna calante” si mettono a dimora piante che fruttificano sotto terra, a “luna crescente” quelle in cui si privilegia l’apparato fogliare all’esterno. In alcuni periodi le influenze lunari sono perturbate (nodi lunari, luna in perigeo) per cui orto e giardino riposano.

 

> NEL GIARDINO

 

E' tempo di semine all’aperto, a dimora per: aster, campanula, garofano dei poeti, violacciocca, lunaria, pratolina. Per i trapianti all’aperto di: erbacce sia annuali che perenni, specie e varietà a fioritura autunnale.

 

Le petunie, le surfinie e i gerani continueranno a fiorire copiosamente se si tolaltgono regolarmente i fiori appassiti. È il momento di mettere a dimora i gerani. Potare le siepi sempreverdi e usare i rametti delle potature per fare talee: è il periodo propizio. Proseguire la potatura dolce degli arbusti sfioriti, accorciando o sopprimendo semplicemente i rami che hanno dato i fiori, tagliando alla base i più vecchi e quelli che crescendo al centro dell’arbusto impediscono all’aria di circolare. Eliminare i fiori appassiti e le foglie secche, eliminare le infestanti, cimare le perenni. Vicino alle piante che li richiedono inserire i tutori. Stendere uno strato di corteccia sminuzzata, torba, gusci, paglia (pacciamatura) per limitare le infestanti e mantenere umido il terreno. Irrigare al mattino presto o nel tardo pomeriggio evitando di bagnare le foglie. Nei rosai eliminare i fiori appassiti e i getti selvatici strappandoli alla radice, irrigare le piante messe a dimora di recente. Verso fine mese potare i rosai non rifiorenti ad eccezione di quelli che daranno bacche decorative. Rasare i tappeti erbosi ogni settimana; arieggiare ogni 20-25 giorni utilizzando l’apposita macchina e fertilizzare mensilmente apportando 3 kg ogni 100 mq di un prodotto ad alto contenuto di azoto e irrigare subito dopo.

 

Un’idea facile e d’effetto per un’aiuola: con tageti, lobelie, zinnie, salvie e petunie. Acquistarli ancora in boccio, preparare il terreno lavorandolo e aggiungendo buon terriccio e concime granulare a lenta cessione, estrarli dal vasetto e piantarli alla distanza di 10-15 cm l’uno dall’altro, tenendo il colletto fuori dal terreno. Bagnare subito.

 

> NELL’ORTO

 

È tempo di semine all’aperto, a dimora per: agretto, bietola da costa, finocchio, lattuga da taglio, basilico, bietola da orto, fagiolo, fagiolino, pomodoro tardivo, zucchino, porro. All’aperto in semenzaio per: cavolo cappuccio (autunnale precoce e autunnale invernale tardivo), cavolo verza, indivia riccia, lattuga a cappuccio estiva e romana, bietola da coste, cicoria di Chioggia, scarola e sedano. Per i trapianti di: melanzana, porro, scarola, sedano.

 

Una ventina di giorni prima di raccogliere l’aglio e la cipolla per l’inverno, piegare sul terreno la parte aerea per favorire l’ingrossamento della parte sotterranea. Diradare le piantine troppo fitte nei seminativi a file. Eliminare i germogli secondari dei pomodori e, a mano a mano che si sviluppano, legare i fusti ai sostegni. Rincalzare fagioli e fagiolini per agevolare l’irrigazione. Ombreggiare per qualche ora al giorno lattughe, indivia, spinaci, ravanelli, che con l’aumento delle ore di luce tendono ad andare precocemente a seme.

I.Z.

 

 In collaborazione con Help!

 

 


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