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In estate i bastardi aumentano

 |  Redazione Sconfini

L’estate si avvicina, il tempo comincia a volgere al bello, la natura si risveglia, ed ecco che cominciano i problemi per i nostri amici a quattro zampe. Il tenero cucciolo che è stato posto sotto l’albero di natale con un bel fiocco al collo come il più bello dei regali, passati questi mesi, è magari cresciuto più del previsto. Vi avevano detto che restava piccolo, ora invece pesa più di 20 kg, è diventato molto più esuberante del previsto, probabilmente vi ha rosicchiato il bel tappeto persiano a cui tenevate tanto, e poi… poi ci sono le vacanze, che si devono pianificare.

 

Come fare? Con un cucciolone invadente non è facile andare in albergo. Allora che fare? Facile, lo si condanna a morte certa. Lo si abbandona lungo l’autostrada, dove potrebbe creare qualche incidente, lo si lascia per strada, a rincorrere senza speranza la macchina che l’ha scaricato. Qualcuno passa di mano in mano, da un amico del padrone ad un altro sperando di trovare una casa che possa accoglierlo in maniera definitiva, il più fortunato sarà portato da un sedicente veterinario per una piccola iniezione letale. Beh, forse sono veramente loro i più fortunati, quelli che non moriranno di fame aaltspettando invano un padrone che non li vuole più.

 

Queste purtroppo non sono favole per spaventare i bambini, ma la triste realtà di molti animali comperati durante le feste natalizie, che poi però diventano un peso, un peso da scaricare prima possibile, ma in maniera da non farsi scoprire. Sì, perché oggigiorno è un reato abbandonare un animale, torturarlo o in ogni modo arrecargli danno.

 

Un cane che entra in una famiglia diventa parte del suo nucleo, e come non si deve abbandonare un bambino così non si deve abbandonare nemmeno il più indifeso della famiglia, quello che dipende da noi in tutto e per tutto.

 

Deve essere un piacere pianificare una vacanza con il nostro amico a quattro zampe. A molti cani piace viaggiare, ma bisogna abituarli da piccoli. Un albergo non vuole animali? Ebbene lo si scarta dalla lista, non merita la nostra presenza. In un ristorante non ci lasciano entrare con il nostro inseparabile amico? Ebbene si va in un altro ristorante dove magari il primo ad essere servito con una ciotola di acqua fresca è proprio lui, il nostro cane.

 

Molti negozi si sono accorti che i clienti con animali fanno acquisti più volentieri se possono entrare con loro: ed ecco sparire da molti ingressi la scritta “io devo restare fuori”. È un esempio di civiltà lasciare fuori della porta del proprio esercizio una ciotola con acqua per i cani o altri animali di passaggio. Cerchiamo di imparare queste buone abitudini dalle popolazioni di altri Paesi, dove il cliente è sacro, ma è sacro anche il suo cane.

Franca Maucci

Associazione Cinofila Triestina

 


In collaborazione con Help!

 

  


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