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Brancher è impedito. Legittimamente

 |  Redazione Sconfini

brancherMa tu guarda che casualita! Venerdì scorso, a sorpresa, il premier Silvio Berlusconi nomina il suo ex dipendente Aldo Brancher all'inedito Ministero dell'Attuazione del Federalismo.

Addirittura Bossi è caduto dalle nuvole e per sfogarsi della nomina per la quale anche lui è stato tenuto all'oscuro, ha lanciato la famosa invettiva contro la nazionale di calcio.

A parte lo stipendio, l'unica cosa che cambia per Brancher, che prima era un semplice sottosegretario, era la possibilità di avvalersi del legittimo impedimento (altra legge farlocca voluta dal suo ex datore di lavoro e ora suo presidente del Consiglio) per non essere ascoltato dai giudici che stanno indagando sulla scalata bancaria targata Bpi.

Brancher è, per puro caso, indagato per ricettazione in uno stralcio del processo e, per puro caso, è stato nominato ministro pochi giorni prima di dover comparire in Aula di Tribunale.

Per puro caso, oggi si è saputo che Brancher ha deciso di avvalersi del legittimo impedimento. In ogni caso un passo avanti nella moralizzazione del Paese: ora reati, coperture, omertà, collusioni, complicità emergono e si concretizzano alla luce del sole.

La maggior parte degli italiani, comunque, neanche sa che Brancher è ministro (la copertura dei Tg nazionali di questa scandalosa nomina è stata quasi inesistente), quindi non sapranno neanche che lo "spretato" (eh sì, Brancher era pure prete, prima di incontrare Silvio sulla via di Segrate) vuole mandare a monte il processo e si rifiuta di essere interrogato dai giudici.

Naturalmente nel frattempo Berlusconi ha sfruttato a sua volta il legittimo impedimento per svicolare dall'interrogatorio per il processo Mediatrade che lo vede imputato di frode fiscale. Una cosa sola ha sbagliato Silvio: il nome del ministero poteva essere quello dell'Attuazione del Legittimo Impedimento. Così almeno Bossi non se la prendeva a male...

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