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Nano review: dai ristoranti pieni alla crisi senza eguali

 |  Redazione Sconfini

4 novembre 2011. Un Berlusconi sbeffeggiato in tutto il mondo, ridicolizzato in mondovisione da Merkel e Sarkozy appena dieci giorni prima, odiato in patria e, soprattutto, con il titolo Mediaset a picco si presenta ai microfoni della conferenza stampa in occasione della chiusura dei lavori del G20.

Il Nano (politico) è all'angolo, così si gioca la carta della disperazione: "Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni".

Risate a crepapelle in tutto il mondo.

Pochi giorni dopo B. e tutto il suo circo saranno spazzati dall'intervento di Napolitano e dal neonato governo tecnico Monti.

Passano 8 mesi e dopo un lungo silenzio (e una lunga serie di penosi dati sul fatturato e sugli utili delle sue aziende), Berlusconi torna a parlare di economia con il pretesto di parlare di calcio ai microfoni di Milan Channel. Criticato per aver venduto al PSG a suon di decine di milioni di euro gli unici due campioni rimasti in rosa (Ibrahimovic e Thiago Silva) e per non aver rimpiazzato i vecchi ex campioni giunti a fine carriera (Nesta, Zambrotta, Gattuso, Inzaghi, Seedorf, Van Bommel), l'anziano satrapo si è così difeso: "è una crisi senza eguali nella storia da cui il pallone non si può sottrarre".

Pensa come è strano il mondo: pochi mesi fa filava tutto alla grande, gli italiani erano tutti benestanti, si ingozzavano nei ristoranti, viaggiavano in tutto il mondo e ora è andato tutto a puttane, argomento sul quale il presidente del Milan è certamente ferrato.

E' tempo di spending review, anzi di Nano review anche in casa Milan: "ora si punta sui giovani" assicura B. "il modello è il Barcellona".

Insomma, la stessa filosofia che anima il nuovo Pdl, anzi la nuova Forza Italia che immagina il Cavaliere. Largo ai giovani, infatti le redini del partito ora sono in mano due neofiti sconosciuti: Dell'Utri e Cicchitto.

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