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Italincul. La nuova legge elettorale for dummies

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Oltre ad avere, forse, una "nuova" legge elettorale praticamente uguale all'incostituzionale porcellum abbiamo anche il nome: italicum.

 Un nome beffardo, suggerito dal nuovo alleato di Berlusconi, Matteo Renzi, che pare essere dettato dall'esigenza di rappresentanza e democrazia dell'intero popolo italiano e invece nasconde delle minacce terribili alla stessa natura di repubblica parlamentare. La tecnica, non a caso, è quella inventata dal berlusconismo e perfezionata col tempo: prendere l'1% buono della proposta (garantire la governabilità), parlarne a dismisura facendolo sembrare il 99% e portare in porto quel 99% di orrore che in verità conta a chi tiene in mano - non si capisce a che titolo - le redini del gioco.

Il nome corretto sarebbe piuttosto Italincul dal momento che i motivi per essere certi che si tratti di un ennesimo bidone sono moltissimi:

1) Anche se fanno finta di volere le elezioni subito, Renzi e Berlusconi puntano a tenere in vita e immobile il governo Letta fino al 2015, a quando Berlusconi avrà scontato la sua pena ai servizi sociali e apparirà come giglio di campo ripulito dai suoi crimini (a meno che non arrivino altre condanne e un arresto per le altre inchieste).

2) L'Italincul non è altro che un porcellum 2.0 che tiene in vita tutti gli aborti incostituzionali della versione di Calderoli: primi tra tutti le liste bloccate (la vera manna dei dirigenti di partito) e premio smisurato alla coalizione (occhio: coalizione non partito, in modo da tenere fuori gioco dal ballottaggio il Movimento 5 Stelle) che prende più voti.

3) Si tratta di un porcellum peggiore del precedente dal punto di vista della rappresentatività del volere popolare perché tra soglie di sbarramento e vincoli di coalizione circa il 25% dell'elettorato non avrà nessun tipo di rappresentanza parlamentare con gravissimi problemi di future tensioni sociali.

4) L'abolizione del Senato e relativa trasformazione in un carrozzone chiamato Camera Alta o Senato delle Autunomie non ridurrà di un euro i costi ma smantellerà l'unica regola che per il momento non permette al porcellum originale di sprigionare tutta la sua forza distruttiva della democrazia: al momento il premio incostituzionale vale solo alla Camera (dove infatti il Pd comanda i giochi con il 60% circa dei parlamentari a fronte di un modesto 26% alle elezioni) mentre il Senato per volontà degli estensori del porcellum e dal riparto dei seggi su base regionale come richiesto dalla costituzione si è trasformato dal 2006 in una specie di Vietnam che infatti ha "obbligato" alle abominevoli ladre intese e al governo Nipote. Senza più il Senato così come richiesto dalla Costituzione conterà solamente il premio alla Camera che sarà così appannaggio al 100% di uno solo dei due protagonisti extraparlamentari di questa intesa: Renzi e Berlusconi.

5) Ne consegue che, anche se non istituzionalizzate e incardinate nella Costituzione, le campagne elettorali saranno evidentemente appannaggio di due leader contrapposti che alla fine saranno, in barba alle regole costituzionali, automaticamente promossi a premier onnipotenti e senza vincoli parlamentari, gabellando ogni volontà dei padri costituenti che scrissero una Costituzione fondata sulla dialettica parlamentare e non sull'idea dell'uomo solo al comando che tanti danni ha fatto per due volte nella storia d'Italia.

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