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Come nasce l’arte della toelettatura

 |  Redazione Sconfini

Chi avrebbe potuto immaginare che 60 milioni di anni fa il piccolo Miacis, mammifero carnivoro dalle dimensioni di una donnola, avrebbe dato origine ad una serie di piccoli carnivori che nella loro lenta evoluzione ci avrebbero regalato il nostro cane domestico?

 

L’addomesticamento del cane avvenne nel mondo in modo diverso, tuttavia la spiegazione più plausibile fa riferimento ad un legame di reciproca utilità. Il cane si nutriva degli avanzi dell’uomo e quest’ultimo probabilmente si sentiva più sicuro ad averlo al suo fianco. Questo sodalizio ha fatto sì che la natura e l’uomo stesso abbiano contribuito alla selezione delle varie razze canine: attualmente ne esistono 400, tuttavia solo di 230 esistono standard approvati da organismi ufficiali.

 

È mentalità comune che un cane non deve essere lavato troppo. Ma come quantifichiamo questo “troppo”? Vien da sé che un cane sporco va lavato, tuttavia ciò che non si tiene in giusta considerazione è l’importanza che rivestono una pelle ed un manto puliti. Ebbene la salute del cane passa anche attraverso un’attenta cura delle norme igieniche. Imparare a controllare il nostro amico a quattro zampe, fin da piccolo, è fondamentale: la spazzolatura, il controllo e la pulizia dei denti, l’ispezione degli spazi interdigitali e delle orecchie devono diventare pratiche naturali e non operazioni stressanti.

 

Esistono sostanzialmente tre categorie di toelettatura: di pulizia, commerciale ed espositiva. Ognuna di queste ha diverse linee e varianti, diversi tempi e modi di esecuzione. Tutte le toelettature di pulizia vengono fatte soprattutto quando il cane arriva dal toelettatore molto annodato e con feltri non recuperabili, oppure quando si vuole mantenere il cane con il pelo corto in tutto il corpo per varie ragioni. Nelle toelettature commerciali vengono adottate alcune regole generali dettate da un certo senso delle proporzioni che il toaltelettatore professionista utilizza per mettere in evidenza le tipicità del cane e per far risaltare il suo carattere. La toelettatura espositiva, invece, richiede l’applicazione di determinate regole dettate dallo standard di razza dalla Federazione Cinologica Internazionale (ENCI in Italia).

 

Ora vediamo qualche cenno di carattere pratico. Nei cani a pelo lungo, se non si lava e soprattutto se non si asciuga correttamente il pelo, si formano facilmente dei nodi: oltre che essere brutti esteticamente, sono un ricettacolo per i parassiti e possono nascondere dermatiti e lesioni. Molte volte il pelo infeltrito è recuperabile e il toelettatore è in grado di riportare il pelo alla sua consistenza naturale; se questo non dovesse essere possibile, si provvederà ad una tosatura. I cani a pelo liscio, invece, difficilmente presentano nodi, ma necessitano di bagni e spazzolature onde evitare la perdita del pelo in casa. Infine, i cani a pelo riccio, come i barboni, non soggetti a muta, avranno comunque bisogno di essere toelettati per accorciare il pelo ed eliminare eventuali feltri.

 

Per quanto riguarda il tipo di bagno, il toelettatore professionista si aggiorna sull’uso dei prodotti più adatti e sicuri, ed esegue trattamenti mirati o preventivi con prodotti a pH adatti alla pelle del cane che sappiano mettere in risalto le sue qualità estetiche. Nel caso in cui il manto è infestato da parassiti, è consigliabile eseguire un’accurata disinfezione dell’ambiente domestico: zecche e pulci depongono le uova e sviluppano i primi stadi di crescita su tappeti, cucce, copertine. Una buona disinfezione in toelettatura, infatti, può risultare inefficace se non si esegue contemporaneamente la medesima nell’ambiente dove vive il cane. Aumentare la frequenza dei bagni all’inizio della primavera può essere utile poiché in questo periodo si sviluppano i “progenitori” dei parassiti: una zecca adulta in febbraio avrà un migliaio di figli nella stagione estiva.

 

Le informazioni tecnico-pratiche sopra citate provengono da schede redatte da maestri toelettatori di esperienza, veterinari ed allevatori. Queste vengono fornite ai clienti che si rivolgono ai toelettatori regolarmente iscritti all’A.P.T. (Associazione Professionisti Toelettatori, con sede a Parma). Tali schede vogliono essere uno strumento d’informazione per il cliente al fine di guidarlo correttamente nelle operazioni che si possono eseguire, di attestazione della professionalità degli iscritti, nonché rappresentare la garanzia di un costante impegno ed aggiornamento per offrire un servizio sempre migliore nel rispetto del principale utente: il vostro cane.

 

Manuela Furlan Sassi

(Fonti: “Il Libro Completo del Cane”, DeAgostini; “Schede per l’utente”, A.P.T. Re Qual Technique)

 


 

Associazione Professionisti Toelettatori

Codice deontologico del toelettatore

 

Come toelettatore professionista m’impegno:

• a far sì che il benessere, la salute e la sicurezza degli animali domestici affidati alla mia cura, oltre ovviamente il loro miglioramento estetico, siano le mie più alte priorità nel lavoro;

• a trattare gli animali domestici affidati alla mia cura con vigilanza, gentilezza, pazienza e massimo rispetto;

• a gestire la mia attività con onestà e integrità verso i miei clienti, i loro animali e me stesso, sempre nel rispetto dei miei colleghi;

• a continuare ad aggiornarmi su nuove tecniche e risorse che contribuiranno ad un mio miglioramento nella cura dei miei clienti animali;

• a contribuire nel limite delle mie possibilità alla crescita ed al miglioramento della nostra professione;

• ad offrire ad altri toelettatori, quando è necessario, il supporto umano e l’incoraggiamento di cui si ha bisogno per sentirsi parte integrante di questa comunità professionale;

• ad educare i miei clienti ed il pubblico ad una corretta toelettatura dei loro animali domestici.

 


In collaborazione con Help!

 

 


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