Miss Nazismo 1940? No, miss Padania 2011
Una bionda bellezza ariana, un raffinato cervello nordico, una simpatia politica per chi propugna xenofobia e razzismo, un odio viscerale verso lo straniero, specialmente se i suoi tratti somatici non sono sufficientemente teutonici.
Non è l'identikit di miss Nazismo 1940, ma di miss Padania 2011 alias Jessica Brugali che ha le idee chiare: fuori le terrone da miss Padania e anche le extracomunitarie, che poi sono la stessa cosa. Il Giornale pubblica l'imperdibile intervista alla neo reginetta delle camicie verdi e subito si crea un giallo. Anzi due.
Il primo giallo riguarda l'ambiente socioculturale in cui è cresciuta questa avvenente diciottenne, che almeno ha il pregio di dire quello che pensa (purtroppo) come un Calderoli o un Borghezio qualsiasi. Possibile che nell'avanzata e moderna patria inesistente della "Padania" si ragioni in questo modo?
Il secondo giallo riguarda le motivazioni che hanno spinto i liberali redattori del Giornale a censurare le ultime domande dell'intervista a miss Padania. Lo scopriremo alla fine.
Ecco il testo dell'intervista che trovate ora pubblicata sul sito del Giornale:
Cara Jessica, com’è andata?
«Sono felice, sono contentissima. E' stata una faticaccia. Una settimana intera di prove su prove. Ma è stata una grande soddisfazione».
Certo, hai vinto.
«Non solo per quello. Ho imparato tantissime cose. Credo di essere cresciuta ... nel carattere».
Dall’anno prossimo potranno partecipare anche ragazze del Sud ed extracomunitarie.
«Secondo me non è giusto ... Se è miss Padania, non è giusto che partecipino i “terroni”».
Ci saranno anche le extracomunitarie.
«Non è proprio giusto».
Serviranno dieci anni di residenza e cittadinanza.
«Sbagliato lo stesso. L’aspetto fisico conta. Una con i capelli, gli occhi neri e i caratteri mediterranei non c’entra proprio nulla con la Padania».
Quindi tu non parteciperesti a miss Italia.
«Ho partecipato due volte alle selezioni, ma non mi è piaciuto proprio. E me ne sono andata io».
Secessione estetica?
«Guardano solo la bellezza. Non va bene».
A miss Padania non sarete mica tutte cervelloni.
«Certo che ci vuole le bellezza, ma anche il talento. È un concorso che fa crescere. Psicologicamente».
Tu studi?
«Quarto anno del liceo linguistico».
Ora serate, interviste e servizi fotografici?
«Voglio prima finire il liceo ... A settembre poi mi piacerebbe iscrivermi a una corso di recitazione. Ma continuerò sempre a studiare».
Perché sei miss Padania?
«Perché sono bionda, chiara. Ho i caratteri del Nord. Non ho i tratti mediterranei».
Non parlavo del fisico.
«Sono solare e ho tanta voglia di fare. Di raggiungere i miei obiettivi».
Dici che al Sud non hanno voglia di fare?
«Magari sì. Sono più svogliati, noi del Nord siamo meno lazzaroni».
Quelle del Sud devono andare a miss Italia?
«Per miss Padania bisogna avere le radici nel Nord. Niente padre terrone e magari la mamma settentrionale».
Umberto Bossi non è venuto. Delusa?
«Un po'. Aveva sempre premiato lui. Mi hanno detto che era impegnato con la politica. Fa nulla».
Ti piace la politica?
«Sono una ragazza di 18 anni».
Se ti chiedessero di candidarti?
«È troppo presto».
Bossi e Berlusconi non sono andati bene alle ultime elezioni.
«Gli italiani hanno frainteso. Non hanno capito bene la campagna elettorale».
Ora cosa devono fare Bossi e Berlusconi?
«Non devono perdere la fiducia. Devono essere determinati e andare avanti».
A far cosa?
«Il bene del Nord».
Conosci Renzo Bossi?
«Sì, so chi è».
L'intervista ufficialmente finisce qui, ma guardate quali domande sono state "tagliate" dai solerti servi del Giornale (La pagina "originale", segnalata dal blog nonleggerlo la potete trovare qui).
È giusto che faccia politica?
«È giusto che i giovani entrino nella politica».
Domenica si vota per i referendum. C’è quello sul nucleare.
«Io sono contraria al nucleare».
E l’acqua?
«Quello è un po’ troppo complicato. Non mi è molto chiaro».
Ecco, miss Nazis... ehm miss Padania è contraria al nucleare, ma il suo raffinato cervello celtico non riesce ad inquadrare il referendum sull'acqua. Troppo complicato. Sarà per quello che le legioni padane avevano dato il via libera alla legge?
Nel dubbio meglio censurare.
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foto tratta dal sito del Giornale