Banda larga addio. In Italia non si può fare.
Internet a banda larga in tutta Italia? Il governo ha il terrore che un pubblico più vasto di quello attuale acceda al Web per informarsi e, preferendo che i cittadini continuino a guardare la tv, ha bloccato il finanziamento di 800 milioni di euro già stanziato per il cosiddetto "piano Romani" (Paolo Romani è viceministro per lo Sviluppo con delega alle Comunicazioni). A dare l'annuncio è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
Ma come funziona negli altri paesi europei? Allo studio e alla realizzazione ci sono diversi piani, anche molto più evoluti del piano Romani. In Germania entro il 2014 il 75% dei tedeschi accederà a Internet con banda larghissima a 50-100 megabit mentre in Francia (dove si investiranno 10 miliardi di euro) la banda larghissima sarà portata in 4 milioni di famiglie entro due anni e mezzo. Insomma anche il piano Romani, sebbene fosse già vecchio rispetto agli altri, non si può fare in Italia che così continua ad accumulare ritardo in materia Ict.
A nulla sono valse le pressioni per sbloccare quei fondi da parte di Telecom Italia, Agcom (Autorità garante delle comunicazioni), dello stesso Romani e del ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta. Ma cosa ne pensa l'Unione Europea? Che questi piani servono per uscire dalla crisi: l'Europa ha stimato che la banda larga porterà un milione di posti di lavoro fino al 2015 e una crescita dell'economia europea di 850 miliardi di euro. Evidentemente del milione di posti di lavoro e della crescita economica di quasi 1000 miliardi di euro l'Italia può permettersi di farne a meno.
---
Foto tratta da Wikimedia Commons