I prodotti dell’alveare
Il miele è da parecchi anni oggetto di studi e analisi per verificarne la composizione e capire il ruolo fisiologico, metabolico e persino terapeutico che questo straordinario prodotto dell'alveare, da sempre accreditato dall'uso e dalla tradizione popolare, ha realmente nell'organismo umano.
Le indagini scientifiche hanno rivelato e avvalorato la presenza di numerosissime sostanze di enorme interesse biologico e nutrizionale: in primo luogo gli zuccheri, ma sono rilevanti anche gli acidi organici, gli amminoacidi e talune proteine complesse; inoltre, le vitamine idrosolubili, i flavonoidi, i sali minerali tra i quali quelli di importanza biologica, Fe, Cu, Mn, Na, CA, S, Mg, Al, P, Cl, oligoelementi ed elementi traccia. Ancora sono stati accertati alcuni enzimi, i terpeni, i derivati dell'acido cinnamico e altre sostanze che si sono rivelate biologicamente attive a livello di vari tessuti e organi e che nel miele, come veicolo, vengono ad avere un veloce e privilegiato mezzo di assorbimento nelle varie sedi del tubo digerente (cfr. A. Raimondi Ist. Studi e Ricerche Nutrizionali Alpe Adria, Trieste).
La presenza di queste sostanze nel miele e l'ipotesi di un ruolo nei fenomeni metabolici ha indotto, a vari livelli, studi sperimentali e clinici, che hanno verificato le proprietà nutrizionali, preventive e curative dello stesso. D'altronde, nel dopoguerra, il miele veniva utilizzato in Inghilterra come "terapia dolce" per contrastare l'azione di tossine nelle piaghe da decubito e in varie altre infezioni. L'azione antibatterica è legata all'elevata concentrazione di zuccheri, all'acido formico e ai sali minerali che incrementano la capacità fagocitaria dei globuli bianchi verso i germi e forse anche verso i funghi patogeni.
Il miele ha dunque proprietà antibiotiche, regola le funzioni dell'apparato digerente ed esercita una funzione benefica sulle funzioni emopoietiche e nella stimolazione delle funzioni catalizzatrici in diversi cicli metabolici. Viene utilizzato anche con efficacia come tonificante, combatte la fatica, stimola il fegato e il cuore, combatte l'anemia. Il primario prodotto dell'alveare è un alimento altamente energetico e di facile digeribilità.
Oltre a vari tipi di miele, la propoli, un insieme di resine che le api raccolgono dalle varie piante, ha un'azione benefica sui problemi di tipo respiratorio, digerente, urinario e dermatologico, e svolge un'importante azione antibatterica (proprietà da sempre riconosciuta dalla medicina popolare fin dai tempi più remoti). Il prodotto viene venduto sotto forma di liquido diluito con alcol e se ne consiglia l'uso per un mese circa, seguito poi da uno di riposo. Stimolando la produzione di anticorpi, la propoli crea una certa immunità verso le malattie virali più frequenti; anche il classico mal di gola può essere curato con l'aiuto di questa sostanza naturale.
Come rimedio da usare nella stagione invernale per prevenire i relativi malanni, si possono utilizzare dei prodotti a base di miele, propoli ed echinacea in modo da rinforzare le difese dell'organismo: svolgono un'azione antinfiammatoria, antisettica, espettorante, sedativa. In particolare, dalle radici dell'echinacea, grazie anche alla sua proprietà di rinforzare il sistema immunitario di adulti e bambini, si ottengono estratti per la cura delle malattie da raffreddamento.
Chi, invece, è interessato a rinforzare l'organismo, può assumere il polline di api, una moltitudine di corpuscoli microscopici contenuti nell'antera (sacca pollinica) del fiore: è un prodotto efficace dal punto di vista nutrizionale grazie alla sua composizione amminoacida.
In alternativa, si può impiegare la pappa reale, che è la secrezione delle ghiandole ipofaringee delle giovani api operaie e il nutrimento delle api regine. Anche questo è un prodotto ricostituente: è ricco di proteine, amminoacidi, sali minerali, enzimi ed un gran numero di vitamine (la vitamina A, C, D, e quelle del gruppo B), tutti costituenti che permettono alla pappa reale di essere un efficace integratore nutrizionale.
Ignazia Zanzi