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Acqua e musica, gli ingredienti per una gravidanza serena

 |  redazionehelp

La gravidanza rappresenta uno dei cambiamenti più importanti e profondi nella vita di una donna.

Si tratta di una fase cruciale che coinvolge l’intera persona, mettendo in subbuglio il sistema ormonale, modificando l’aspetto fisico, risvegliando ricordi legati alla propria infanzia, suscitando emozioni spesso contrastanti, sollevando dubbi e preoccupazioni, stimolando fantasie e desideri. Di fronte a questa molteplice e complessa realtà, è facilmente intuibile che i bisogni della futura mamma non sono legati esclusivamente al raggiungimento del benessere fisico, ma accanto ad esso è indispensabile garantire un benessere psichico ed emotivo.
Numerose ricerche affermano che le attività svolte in acqua con accompagnamento musicale risultano essere efficaci per il raggiungimento di tali obiettivi. L’acqua e la musica sono entrambi elementi primordiali. L’acqua con il suo abbraccio ha il potere di riportarci nel grembo materno e la musica di ricondurci alle nostre prime esperienze: ci ricorda infatti il ritmo cardiaco della mamma, della sua voce e dei suoni ovattati provenienti dall’interno e dall’esterno dell’utero. La fusione dei due elementi, acqua e musica, offre un’esperienza formativa profonda, nonché il raggiungimento di un benessere fisico, emotivo e psicologico della madre e del bambino.
A partire dalla 5a-6a settimana di gestazione si assiste alla formazione dei sistemi sensoriali, tra cui quello uditivo, è in particolare tra la 24a e la 28a settimana inizia la percezione acustica del feto, ovvero quella capacità di recepire ed elaborare le informazioni sullo stato e sulle modificazioni dell’ambiente esterno. Ciò significa che le sollecitazioni sonore, ovvero la voce dei genitori, il loro canto, la musica ascoltata, i suoni prodotti, concorrono alla costruzione delle prime strutture mentali del bambino, ovvero delle sue prime conoscenze cognitive. Il nascituro ovviamente non sente come sentiamo noi; il suo è piuttosto un ascolto di tipo tattile, che avviene per vibrazione del liquido amniotico. Si riscontra infatti che il bambino nel grembo materno risponde maggiormente quando lo stimolo proviene da una voce femminile e questo perché essa produce una vibrazione più veloce di quella maschile.
Nel corso delle settimane di gestazione il bambino raccoglie una notevole quantità di sensazioni e percezioni che gli permetteranno di riconoscere, al momento della nascita, non solo i propri genitori, ma anche i diversi elementi dell’ambiente che lo circonda. Con tutta probabilità, all’ascolto di una particolare musica che per la mamma in gravidanza rappresentava un momento di rilassamento e benessere, il neonato reagirà di conseguenza, in quanto avrà un ricordo delle sensazioni già vissute nell’utero.
La relazione mamma-bambino, e di riflesso quella papà-bambino, si viene a creare quindi fin dall’inizio. Affinché ciò avvenga con successo, però, è indispensabile che la gestante, anche con l’aiuto del compagno, impari a “sapersi ascoltare”, per poi “poter ascoltare” il bimbo che sta crescendo dentro di lei. Inoltre, con l’utilizzo della voce, dei suoni e della respirazione, a secco e in acqua, la futura mamma riuscirà ad instaurare la base per uno sviluppo affettivo, relazionale e psichico del feto.
Al valore terapeutico della musica si affianca poi anche quello dell’acqua, che offre molteplici benefici sia alla mamma che al bambino. L’immersione in acqua aumenta la circolazione, tonificando così i vasi sanguigni e linfatici, contribuendo ad eliminare il ristagno di sangue, con giovamento in caso di edemi e vene varicose. L’acqua ha la funzione di massaggiare zone particolarmente sensibili come la pianta dei piedi, favorisce il tono e l’elasticità della pelle, prevenendo la formazione delle smagliature. Il cuore, l’apparato respiratorio, la colonna vertebrale, l’assetto del bacino e l’apparato muscolare godono dei benefici derivanti da questa attività.
L’acqua, grazie al suo carattere fluido ed omogeneo, permette inoltre alla donna di vivere il proprio corpo, cogliendo anche le emozioni che si generano al suo interno. L’attività in acqua è consigliata a tutte le mamme a partire dalla 16a settimana di gestazione e che godono di buona salute. Seguire un corso di attività in acqua e musica, pertanto, aiuta le gestanti a preparasi al meglio ad accogliere il nascituro.
dott.ssa Francesca Simoni


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