Tra fiori e piante con tanta passione
Quando pensate al giardinaggio vi viene in mente una pacifica signora di una certa età che come in una perenne primavera si prende cura di fiori, piccoli arbusti, edere e piante di varie specie?
Stereotipo realistico, ma solo in piccola parte. La dimostrazione che la passione per il giardinaggio è molto più di un’immagine bucolica ci viene dall’associazione regionale “Tra fiori e piante” che riunisce appassionati di giardinaggio provenienti da tutta la regione. E, udite udite, tra loro non solo sono presenti molti maschi ma ci sono anche diversi giovani! Ma non solo: l’attività dell’associazione è fortemente improntata anche su scienza, aggiornamento tecnico, informatica e web.
La storia di questa associazione è strettamente legata al percorso di ricerca personale di Mariangela Barbiero, appassionata di giardinaggio per caso a causa di un gatto galeotto, oggi presidentessa dell’organizzazione. Da quando è stata mandata suo malgrado in pensione, grazie alla conoscenza delle lingue (ne parla ben cinque), inizia ad approfondire il tema e la scienza del giardinaggio su Internet. Le fonti sono prevalentemente del mondo anglosassone e francofono, così inizia a guardarsi intorno per vedere se era possibile condividere un percorso di conoscenza e passione con qualche “vicino di casa”. Legge alcune riviste, diventa volontaria dell’orto botanico triestino e inizia a frequentare il Garden Club del Friuli Venezia Giulia, che all’epoca annoverava diversi appassionati di alto profilo, ma rinuncia all’iscrizione quando scopre che “la presidentessa non conosceva la differenza tra erba e arbusti!”.
Era il momento di trovare una strada autonoma. Diventa moderatrice di un importante sito web per appassionati di giardinaggio e scopre che tra i navigatori ci sono molti abitanti del Friuli Venezia Giulia. Così, e siamo nel settembre del 2001 (il giorno dopo l’attentato alle Torri Gemelle a New York), nasce il Circolo regionale inizialmente ospitato presso un capannone della ditta Susi Garden ad Aiello. Nel 2003 lo spostamento di sede, presso il Meeting Point San Marco a Palmanova. Qui, ancora oggi, ogni primo mercoledì del mese i soci di “Tra fiori e piante” si ritrovano per programmare le attività, organizzare corsi e convegni, aggiornarsi, scambiarsi esperienze, pianificare gite. Tra i primi iscritti (all’inizio se ne contavano dieci) anche due giovanissimi under 30 e molti uomini. Oggi l’associazione, che dal 2005 è iscritta al Registro regionale del volontariato, ne conta circa 160.
Tra le battaglie e le attività che l’associazione propone ai suoi associati e simpatizzanti vale la pena ricordarne qualcuna: la battaglia (vinta) per non espropriare ad Artegna un giardino di 120 rose che il Comune voleva utilizzare altrimenti; presentazioni di libri: la conferenza annuale su un tema specifico con esperti provenienti da tutto il mondo (dalla fisiologia delle piante alla potatura delle rose, dai giardini d’ombra alle discipline paesaggistiche fino allo studio delle convivenze tra diversi tipi di fiori e piante); corsi di giardinaggio; la “missione” ad Arezzo per diserbare un grandissimo roseto; attività di volontariato presso gli Horti Tergestini.
In pista ci sono ora due sogni nel cassetto. Il primo è una battaglia a difesa degli alberi posti vicino alla strada. Una legge infatti vorrebbe tagliare tutti gli alberi che si trovano a meno di 6 metri dalla strada: una strage assurda che l’associazione vuole evitare. Il secondo è invece la promozione di una scuola di giardinaggio, da aprire con i fondi europei e le istituzioni locali. Il mestiere di giardiniere è infatti uno dei lavori del futuro e per farlo professionalmente servono conoscenze scientifiche e pratiche ampie e specifiche.
Giuseppe Morea
BOX: La presidentessa dell’associazione
Nata a Padova 66 anni fa, Angela Barbiero, presidentessa dell’associazione “Tra fiori e piante” conosce il futuro marito – all’epoca studente in Medicina – in una scuola d’inglese presso la quale lavorava (conosce quattro lingue straniere). Il fato vuole che il marito, che poi diventerà un importante medico e primario all’Ospedale Maggiore, fosse triestino e così diventa giuliana d’adozione. Lavora come traduttrice tecnica in diverse fabbriche legate al mondo della meccanica e vi affianca un’appassionata e radicale attività sindacale sotto le insegne della Fiom. Forse anche per il suo essere integerrima paladina a difesa dei lavoratori, viene spesso spostata in diverse fabbriche e infine mandata in prepensionamento suo malgrado a soli 48 anni.
Incontra poi casualmente la passione per il giardinaggio e per 10 anni studia da varie fonti, spesso internazionali, una disciplina che richiede preparazione più che improvvisazione. Fonda così un primo Circolo regionale e poi l’associazione “Tra fiori e piante”, con il desiderio di promuovere la cultura del giardinaggio ed evitare che altri appassionati debbano documentarsi da soli per molti anni prima di capire davvero qualcosa di questa disciplina.