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E' morto Casaleggio. Illuminato visionario o pericoloso pazzo? Di sicuro uno che finirà nei libri di storia

 |  Redazione Sconfini

E' morto per un cancro contro cui combatteva da molti anni Gianroberto Casaleggio. Dal 2005 ha preso in mano le redini del blog di Beppe Grillo trasformandolo in uno strumento di informazione alternativa e in una vera agorà dell'anti-politica.

Un passato di sviluppatore software nella Olivetti, padre di due figli avuti da due donne diverse, vegetariano. Nel 2009 è cofondatore assieme a Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle di cui si definisce il guru. Raccoglie nel 2013 dopo i prodromi di alcune tornate amministrative locali la sfida di Fassino "Grillo si faccia un partito e vediamo quanto prende" contribuendo da stratega della rete a prendere oltre il 25% trasformando il M5S nel partito più votato in Italia alle ultime elezioni politiche.

Il personaggio, così ombroso nel carattere, ha suscitato commenti molto diversi a seconda della prospettiva dell'analista che ne cercava di delinearne i contorni. Per alcuni, i sostenitori del "miracolo" a 5 Stelle, è un visionario illuminato, uno studioso e stratega capace di vedere in una prospettiva non comune, dotato di grande sensibilità morale. Per gli altri, i detrattori dell'idea di partito liquido, un pazzo, un pericoloso burattinaio di decine di parlamentari e sindaci che terrorizzati dal venire espulsi dal movimento ne eseguono le strambe teorie politiche e ideologiche.

Intanto, è stato uno dei principali artefici di un movimento politico realmente partito dal basso e che sta sperimentando un percorso di democrazia diretta che non ha uguali in Europa e nel Mondo. Nonostante qualche ombra organizzativa (sistema validazione imperfetto, eccessivo dirigismo, la diatriba sul vincolo di mandato) il suo progetto si proietta come il fascio di luce di un faro in uno scenario politico opaco e tenebroso, nel quale ne escono ancora sempre vincitori le lobby, gli affaristi e i personaggi più loschi del Paese.

Per questi motivi si è trattato di un personaggio di cui i libri di storia parleranno in futuro. Se gli dedicheranno un trafiletto o un capitolo, però, dipenderà da chi si incaricherà di seguirne le orme. Ma questa è un'altra storia.

 


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