Dresda, la Firenze dell'Elba
Dresda, capitale della Sassonia, è, secondo l’opinione di molti tedeschi, la città più bella della Germania e la sua vallata è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Il primo riferimento documentato sulla città risale al 1206 ma il suo potere economico e culturale raggiunse il massimo splendore durante la reggenza dei principi di Sassonia nel XV secolo. I suoi giorni di gloria ebbero inizio con il più fantasioso di essi, Augusto il Forte (1670-1733), così chiamato per il sorprendente numero di figli (più di 100). Augusto fu un uomo di una genialità straordinaria, con un gusto ed un’eleganza sopraffini. Spese una fortuna in palazzi ed opere d’arte e trasmise la sua cultura anche ai suoi immediati successori portando Dresda ad essere uno scrigno d’arte.
La città è nota, inoltre, per aver subito uno dei più terribili bombardamenti della storia dell’umanità. Nella notte di Carnevale tra il 13 ed il 14 febbraio 1945 gli alleati bombardarono in maniera devastante la città che venne ridotta quasi completamente ad un cumulo di macerie. I resti bruciarono per una settimana, senza alcuna possibilità di spegnere l’incendio o soccorrere gli abitanti e i molti profughi sfollati all’avanzare dell’Armata Rossa. Il bilancio delle vittime oscilla tra i 65.000 ed i 135.000 morti per arrivare secondo alcune stime addirittura a 200.000 (quanti e forse di più dei civili morti a causa delle due bombe atomiche in Giappone). Il bombardamento è stato pesantemente contestato ed è ritenuto un crimine di guerra perché Dresda, famosa come città d’arte, era priva di installazioni militari e non era un obiettivo il cui interesse strategico giustificasse una tale azione bellica.
Oggi la città è tornata ad essere il fiore della Germania grazie alla sua totale ricostruzione terminata nel 2005 con l’inaugurazione della riedificazione del duomo: Frauenkirche, uno dei più caratteristici edifici in stile barocco di Dresda. È davvero incredibile pensare che della città non restava nulla ma con il riutilizzo delle pietre originali tutti gli edifici sono stati ricostruiti con l’aiuto soprattutto dei quadri e delle vedute del Canaletto e del Bellotto, commissionate dallo stesso Augusto.
Dresda è la città dove cultura e svago, classicità ed innovazione si conciliano. Sul lato sud del fiume Elba si erge la Alt Stadt con tutti gli edifici storici e d’interesse turistico e culturale. Da non perdere assolutamente è lo Zwinger, uno spettacolare complesso di architetture barocche realizzato da Augusto il Forte che, dopo aver ottenuto la corona di Polonia, ideò il palazzo per ospitare gli sfarzosi ricevimenti e le collezioni reali d’arte e di porcellana. Ciò che si può vedere ancor oggi è la Galleria degli Antichi Maestri dove sono collocate numerose tele rinascimentali italiane, tra le quali la “Madonna Sistina” di Raffaello, celebre per la presenza di due angeli cherubini alla base. All’interno dello Zwinger si trova inoltre la collezione di porcellane di Augusto che comprende più di 20.000 oggetti di porcellana cinese, giapponese e di Meissen e l’armeria dei reggenti di Sassonia, tra le più antiche e spettacolari del mondo.
Uscendo da questo magnifico edificio non si può non notare la Semperoper, uno dei teatri più importanti al mondo per tradizione e acustica, che ogni stagione ospita prestigiose rappresentazioni di ogni genere. Di fronte all’opera infine si trova il Residenzschloss, all’interno del quale si trova la Volta Verde, il più suntuoso tesoro d’Europa. Gioielli, sculture, coppe, vasi in oro e argento adornati con pietre preziose, avorio, ambra, conchiglie, marmo contano più di 2.000 pezzi unici e di valore inestimabile raccolti da Augusto il Forte. Il pezzo più importante è il Dresden Grünen, un diamante verde naturale più grande di una noce. Naturalmente nella parte antica della città si trovano tanti altri interessantissimi siti (l’Alberthinum, la fortezza di Dresda, le stalle reali, la Processione dei Principi Fürstenzug, la Hofkirche, ovvero la prima chiesa cattolica della città, e molti ancora) ed anche i negozi, tutti nelle vicinanze e da visitare durante una piacevole passeggiata.
Dall’altro lato del fiume invece si trova la Neu Stadt, ovvero la parte nuova della città, ricca di ristoranti, locali, discoteche ed i famosi “Bier Gartens”, letteralmente i “giardini della birra”, ma in realtà nient’altro che birrerie all’aperto. Questi sono i luoghi ideali per ritrovarsi con gli amici e chiacchierare sorseggiando un’ottima birra tedesca e mangiando il tipico “Bratwurst”. Spesso le strade della Neu Stadt sono inondate di musica, colori e persone che partecipano ai vari festival, ma oltre al divertimento si possono visitare edifici e monumenti storici. È quasi d’obbligo entrare nella Pfund’s Molkerei, la più bella latteria del mondo, interamente ricoperta di piastrelle in stile liberty della manifattura Villeroy & Boch, dove oltre ad osservare la sua incredibile decorazione si possono acquistare prodotti caseari tipici. Il simbolo non ufficiale della Neu Stadt è sicuramente il Kunsthof Passage, una serie di corti tra loro collegate e ridisegnate da vari artisti, creando un labirinto d’arte, colori e natura che danno al visitatore un senso di vivacità e spensieratezza. Nella Neu Stadt c’è ancora molto altro da vedere e molto spesso risulta più emozionante andare in giro indipendentemente da una guida o da un tour organizzato.
La particolare ubicazione della città, affacciata da entrambi i lati sul fiume Elba, che è percorso da numerosissimi vaporetti ed accompagnato da un’“autostrada” per le biciclette, offre la possibilità di fare interessanti gite per ammirare i molti castelli e vigneti che si trovano sulle due sponde del fiume. Uno di questi palazzi è lo Schloss Pillnitz che fu costruito nel 1721 per la residenza nel periodo estivo di Augusto il Forte. Purtroppo solo uno degli appartamenti reali ha preservato le sue caratteristiche originali, mentre nel resto del palazzo viene oggi ospitato il Museo delle Arti decorative di Dresda; ciò che realmente vale la pena vedere è la splendida location del castello assieme ai suoi magnifici giardini. Sempre lungo il fiume, in direzione est, si trovano la fortezza di Königstein ed il castello di Stolpen, perfettamente conservati all’interno delle loro mura.
A pochi chilometri da Dresda, lungo il confine Ceco, si trovano i fitti boschi ed i suggestivi picchi di pietra arenaria della Svizzera Sassone. In direzione ovest invece è possibile visitare Radebeul, una piccola città caratterizzata per la presenza di moltissimi vigneti e miliardari. A soli quaranta minuti di treno si può inoltre raggiungere il casino di caccia di Moritzburg appartenente al principe elettore Moritz e la città di Meissen, culla della porcellana europea. Dopo che l’alchimista Böttger scoprì i segreti della porcellana, sino ad allora custoditi solo in Oriente, Augusto il Forte decise di mantenere il segreto e decretò che la porcellana fosse prodotta esclusivamente a Meissen. Oggi il segreto dell’“oro bianco” più pregiato al mondo può essere appreso da tutti i visitatori nella fabbrica e nel museo della manifattura di Meissen.
Dresda è una città che offre davvero molto sia ai visitatori che ai suoi residenti, vantando una varietà di attrattive che soddisfano qualsiasi interesse e fascia d’età. Viva, eccitante e stimolante, Dresda non può che essere apprezzata e ricordata.
Martina Pluda