Obesità e sovrappeso: un’emergenza per la salute cardiovascolare
L’obesità è l’eccesso di tessuto adiposo nell’organismo con conseguente aumento di peso e del rapporto peso/altezza che si realizza quando si introducono più calorie di quante ne sono consumate.
Alcune recenti indagini epidemiologiche stimano il 35% degli italiani in sovrappeso (un adulto su tre) e il 9% obeso. I bambini italiani sono fra i più grassi d’Europa (12% obesi e 23% in soprappeso, in Friuli Venezia Giulia la percentuale di bambini con eccesso di peso è più bassa rispetto alle altre regioni italiane).
Il sovrappeso e soprattutto l’obesità sono un importante fattore di rischio coronarico e non solo. Il 40% dei casi di infarto del miocardio è in soprappeso e ben il 90% dei casi di diabete tipo 2. L’obesità inoltre favorisce la comparsa di alcune aritmie, in particolare la fibrillazione atriale. Quanti più sono i chili in eccesso, tanto più aumenta il rischio per la salute: l’obesità determina la comparsa di ipercolesterolemia, diabete, ipertensione arteriosa ma soprattutto della sindrome metabolica, una nuova entità nosologica che favorisce lo sviluppo della malattia coronarica aterosclerotica. Inoltre l’obeso è spesso afflitto da artrosi, da insufficienza venosa agli arti inferiori, da affanno anche per sforzi fisici lievi e da apnee notturne, ed è a rischio di alcune forme tumorali, gotta e calcolosi della cistifellea. Infine l’obesità aumenta la mortalità nei pazienti con cardiopatia coronarica o con malattia aterosclerotica delle arterie degli arti inferiori.
> Sai scoprire se sei troppo grasso?
Il famoso cardiologo americano Paul White consigliava ai suoi pazienti di indossare l’abito di nozze e trarre le dovute conclusioni. Un metodo molto semplice per misurare il sovrappeso è la misura dell’indice di massa corporea (body mass index) che si ottiene dividendo il proprio peso (in chilogrammi) per il quadrato dell’altezza (in metri). Valori desiderabili sono compresi tra 18,5-25; soprappeso con 25-30, obesità moderata con 30-35, e obesità grave se i valori sono superori a 40.
Un metodo ancora più semplice è la misura della circonferenza della vita con un metro a nastro a livello dell’ombelico: un girovita superiore a 88 centimetri nelle donne e a 102 centimetri nell’uomo devono metterci in allarme.
> Perché si ingrassa
Il sovrappeso ma soprattutto l’obesità sono causati dall’interazione tra fattori genetici (predisposizione) e stile di vita; infatti molti bambini sono obesi come i genitori. Ma la causa principale è il rapporto fra quello che si mangia e quello che si consuma. Ingrassare, infatti, vuol dire mangiare più del necessario.
> I vantaggi del calo di peso
Correggere l’obesità e il sovrappeso aiuta a tenere sotto controllo gli altri fattori di rischio coronario. Infatti, con il calo di peso si riducono i valori del colesterolo, dei trigliceridi e della glicemia; anche la pressione arteriosa si abbassa, la “linea” si affila e si diventa… più belli e la qualità della vita migliora. Un calo del 5-10% del proprio sovrappeso provoca una riduzione del 20-25% della mortalità cardiovascolare e del 30-40% del rischio di sviluppare un diabete.
> Come perdere i chili in più
Se l’ago della bilancia supera la soglia di allarme è necessario iniziare un programma per dimagrire, che vuol dire un nuovo modo di mangiare e l’incremento dell’attività fisica quotidiana. Se possibile è meglio evitare di assumere farmaci per dimagrire o seguire quei suggerimenti (tisane, pomate ed intrugli miracolosi) tanto propagandati sulle televisioni private, che promettono il calo di peso continuando a mangiare come prima.
Basta una buona riduzione delle calorie nel menù settimanale per dimagrire gradualmente, ricordando che non è importante soltanto ridurre il peso, ma mantenerlo ridotto, seguendo scrupolosamente alcune regole: evitare di bere qualsiasi liquido durante i pasti; mettere poco sale nei cibi; mangiare poca pasta, poco pane e riso, poche patate; mangiare carne scegliendo i pezzi più magri e togliendo le parti grasse già prima di cuocerle; non concedersi troppo zucchero; condire con grassi di origine vegetale, resistendo ai sughi e alle salette golose; rinunciare agli spuntini. Per controllare il proprio peso, basta usare una bilancia almeno una volta alla settimana e riportare il valore misurato su un diario.
Evitare però i dimagramenti “rapidi” perché scattano alcuni meccanismi che si oppongono al dimagrimento (i medici lo chiamano “effetto rimbalzo”). Infine, se da soli non si riesce a raggiungere l’obiettivo, consultare il proprio medico e farsi suggerire da lui uno specialista per impostare una strategia più efficace.
dott. Sabino Scardi
BOX: Consigli per i bambini
- Favorire l’attività fisica (giocando in modo attivo).
- Far sempre la prima colazione.
- A pranzo un piatto unico non troppo condito.
- A merenda un gelato di frutta o una macedonia.
- A cena un secondo piatto (alternando pesce e carne) senza zuccheri semplici per evitare i picchi di insulina.
- Ridurre le bibite zuccherate e gli snack confezionati.
- Mangiare più frutta e verdura.
- Passare meno tempo davanti alla televisione e al computer.
BOX: Consigli per gli adulti
- Fare attività fisica (se impegnativa si consiglia una valutazione cardiaca).
- Preferire nuoto, bicicletta, corsa, golf, calcetto, pallavolo, ma anche camminare a passo spedito 3 volte alla settimana per 40 minuti può giovare alla salute.
- Preferire la dieta mediterranea rispetto a quella austroungarica.
- Consumare pesce azzurro (per i grassi omega-3) almeno 2-3 volte alla settimana, 7 grammi al giorno di cioccolato, 40 grammi al giorno di frutta secca (noci, nocciole, mandorle), la pizza margherita una volta alla settimana, un bicchiere di vino ai pasti.