Ferite da taglio: avvisi per un pronto soccorso
Essere efficaci primi attori del “sistema soccorso” anche in ambito familiare, significa vivere ogni crisi, grande o piccola, con più sicurezza o quanto meno rischio possibile, non aggiungendo ulteriori pericoli e difficoltà al contesto.
La ferita, genericamente definibile come soluzione di continuità della cute provocata da un agente lesivo sul corpo, è un’occasione da non trascurare mai, che si presenti come taglio, graffio o escoriazione. Necessita di adeguato controllo della sintomatologia dolorosa, che spesso accompagna tale lesione, e delle due possibili complicanze: l’infezione e l’emorragia. Nell’escoriazione o ferita superficiale, la perdita di sangue e l’emorragia è per lo più limitata. La ferita da taglio, a margini netti, con possibile resezione profonda dei tessuti (muscolare, tendineo, nervoso e vascolare), può comportare rischio di emorragia consistente.
Le norme generali di primo soccorso raccomandano di valutare l’estensione reale della ferita. In caso di ferita superficiale, limitata allo strato epidermico, allontanare eventuali corpi estranei mediante lavaggio con abbondante acqua ossigenata o fisiologica. È quindi sufficiente una semplice disinfezione della ferita e/o dei tessuti circostanti con sostanze blandamente antisettiche. In caso di ferite gravi (superficiali ma particolarmente estese oppure profonde, a margini irregolari, contaminate, complicate da frattura e/o emorragia, in sedi critiche quali volto, mani, torace e addome) è necessario bloccare l’eventuale emorragia mediante compressione manuale e successiva medicazione compressiva, quindi coprire con panno pulito o telino sterile al fine di evitare la contaminazione, nell’attesa dei soccorsi o prima di trasportare il ferito al più vicino ospedale. Nelle ferite da taglio o da punta con presenza dell’agente lesivo, o di suoi frammenti, all’interno della ferita, non si deve rimuoverlo in modo inappropriato in quanto ciò potrebbe aggravare o provocare l’emorragia.
Il soccorritore deve sempre evitare il contatto diretto con il sangue dell’infortunato per il rischio di trasmissione di malattie: è indicato l’utilizzo di dispositivi di autoprotezione quali guanti, mascherine, occhiali.
> PREVENIRE LE INFEZIONI
L’infezione, si diceva, è una delle possibili complicanze della ferita ed è un’eventualità da prevenire adottando norme igieniche rigorose, anche e soprattutto in ambito casalingo, e valutando prima se l’entità della ferita richiede l’intervento del Pronto Soccorso. Le buone azioni da seguire sono: lavarsi accuratamente le mani prima di medicare una ferita; pulire la pelle intorno alla ferita con garza sterile, acqua corrente e sapone; lavare la cute circostante procedendo dalla ferita verso l’esterno e non viceversa; quando la zona circostante è pulita, lavare la ferita stessa con acqua corrente e sapone per cinque minuti usando garza sterile e rinnovandola frequentemente; togliere con cura ogni traccia di sporcizia e ogni frammento non profondo; se è necessario, usare un paio di pinzette, bollite per 10 minuti, per togliere frammenti di corpi estranei; applicare con garza sterile un disinfettante a base di iodio o un disinfettante non alcolico sulla cute circostante la ferita; alla stessa maniera, disinfettare la ferita con acqua ossigenata; quando il disinfettante è asciutto, coprire la ferita con garza sterile e fissarla con il cerotto o con una benda.
Sorvegliare attentamente la comparsa eventuale dei seguenti sintomi d’infezione che possono manifestarsi anche dopo alcuni giorni: arrossamento, calore, dolore della zona circostante la ferita, striature rosse che s’irradiano dalla ferita su per il braccio o la gamba, gonfiore attorno alla ferita accompagnato da brividi o febbre. Se l’infezione compare, consultare subito un medico.
In ogni ferita si annida il rischio del tetano. In quelle profonde, estese o sporche il rischio è particolarmente grave. Se il ferito è stato in precedenza immunizzato mediante vaccinazione con anatossina tetanica e l’immunità è stata poi mantenuta con i successivi richiami, al momento dell’incidente basterà una dose di vaccino per assicurare una sufficiente protezione. Ma se il soggetto non è stato vaccinato (o lo è stato troppo tempo addietro) il vaccino non può agire con sufficiente rapidità e si dovrebbe iniettare allora il siero antitetanico, che è un derivato del sangue umano. Chiedete informazioni al vostro medico e fate il vaccino!
> L’ARMADIETTO DEI MEDICINALI
è importante predisporre la cassetta di pronto soccorso prima di averne bisogno: ordinata e organizzata, dove poter ritrovare i farmaci in modo rapido quando occorrono. L’eventuale armadietto deve contenere i prodotti di automedicazione, di primo soccorso e quei farmaci prescritti dal medico per specifiche patologie. Può essere utile tenere al suo interno o vicino e ben visibile l’elenco dei numeri telefonici d’emergenza.
L’armadietto dev’essere sicuro (non accessibile ai bambini), posto in luogo asciutto e lontano da fonti di calore e umidità (non in cucina e bagno), ben organizzato per diminuire le possibilità di errore quando si prendono farmaci o nei momenti concitati di qualsiasi emergenza, deve contenere solo materiale e prodotti sanitari. Non mettere questo materiale nell’armadietto del bagno insieme con il dentifricio e i prodotti cosmetici.
Altri suggerimenti: utilizzare, per esempio, una piccola cassetta per utensili con coperchio a cerniera in modo che ogni cosa sia a portata di mano quando occorre; non confidare genericamente sulle forbici, sul cerotto o sul disinfettante che si ha in casa, ma fare in modo che la propria cassetta contenga tutto quel che serve; applicare su ogni cosa un’etichetta scritta chiaramente che indichi il tipo di uso e l’eventuale data di scadenza; non chiudere a chiave la cassetta perché potrebbe accadere di cercare invano la chiave quando i minuti sono contati. Mettere una cassetta di pronto soccorso anche nella propria auto dentro una scatola ben riparata dalla luce, dalla polvere e, possibilmente, anche dal calore.
> farmaci scaduti
Controllare il contenuto dell’armadietto almeno una volta l’anno e ricordarsi che le medicine non durano all’infinito: possono perdere la loro efficacia o diventare tossiche. Rispettare quindi la data di scadenza e scartare le medicine che hanno raggiunto quella data. Se avete dei dubbi, se un preparato ha cambiato colore o consistenza od odore, scartate anche le medicine non scadute. Per evitare che si deteriorino, tenere le bottiglie ben chiuse e riporre tutte le medicine in luogo fresco, asciutto e possibilmente buio. Ricordarsi che non tutte le medicine si conservano allo stesso modo: alcune devono essere tenute in frigorifero, per altre la durata è in relazione all’apertura del primo utilizzo. Per non sbagliare, leggere sempre le istruzioni presenti nella confezione. Se avete medicine prescritte dal medico per una precedente malattia, non prendetele di nuovo senza prima averlo consultato.
Non gettare infine mai le medicine con i normali rifiuti! Raccogliere tutte quelle che si devono eliminare e gettarle negli appositi contenitori che si trovano nelle farmacie, dopo averle separate dalla confezione e dal foglietto illustrativo, altrimenti chiedere al servizio per lo smaltimento dei rifiuti del vostro Comune. Le siringhe vanno eliminate nei rifiuti solidi indifferenziati dopo aver ricoperto l’ago con la sua protezione.
Ignazia Zanzi
BOX: Prodotti sanitari di primo impiego
La lista del materiale che segue è per un uso domestico. La sicurezza sui luoghi di lavoro e la prevenzione dei danni causati da attività lavorative sono regolate da apposite norme di legge. Ecco cosa non dovrebbe mancare mai in casa:
• garza sterile 10 x 10 cm per pulire e ricoprire le ferite;
• bende da 5 cm di altezza per fasciare le ferite (già medicate con la garza sterile);
• benda elastica da 10 cm di altezza;
• scatola di cerotti assortiti medicati;
• rotolo di cerotto da 2,5 cm di altezza;
• pacco di cotone idrofilo;
• bottiglia di mezzo litro di soluzione fisiologica;
• flaconcino di disinfettante non alcolico;
• flaconcino di acqua ossigenata;
• scatola di un farmaco antidolorifico per la cura provvisoria del mal di denti, di un modesto trauma;
• tubetto di pomata antistaminica;
• tubetto di pomata per ustioni lievi;
• un paio di forbici;
• un paio di pinzette;
• pacchetto di aghi;
• termometro;
• borsa per acqua calda;
• borsa per ghiaccio o ghiaccio istantaneo;
• lampada elettrica a pila;
• scatola di siringhe;
• alcuni guanti monouso.