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Centro estivo: perché non in piscina?

 |  Redazione Sconfini

Con la chiusura delle scuole si rinnova l'antico dilemma di ogni genitore che lavora: come tenere impegnati i figli in attesa delle ferie?

L'offerta dei centri estivi, specialmente nelle grandi città che trovano sempre meno solide le reti sociali e familiari di appoggio, è esplosa negli ultimi 10 anni. Accanto al classico "parcheggio" gestito dal personale dei Comuni si sono affiancate iniziative privata più o meno simili e, negli ultimi tempi, anche le associazioni sportive hanno fiutato l'affare.

Dai "camp" estivi dedicati al calcio a quelli proiettati nel mondo del tennis, dal rugby all'equitazione, ormai la scelta è molto ampia.

Di grande interesse in questi ultimi anni anche l'offerta del nuoto. Ne abbiamo parlato con Luca Giacomini, tecnico all'asd Rari Nantes Trieste: "il nuoto che, come risaputo, specialmente nell'età dello sviluppo è uno degli sport più completi che si possano scegliere per i propri figli, è certamente una carta spendibile ed economica per i genitori che hanno bisogno lasciare in un luogo sicuro e stimolante per un periodo di tempo limitato il proprio figlio. In molte strutture sono disponibili piscine all'aperto per godere dell'aria estiva e del sole e contemporaneamente delle piscine al coperto in caso di pioggia. In questo modo, a differenza di molti altri tipi di camp estivi che posso svolgere la loro attività principale all'aperto, i camp del nuoto sono quelli più affidabili quanto a programmazione. Una programmazione, come quella dei Centri Estivi Rari Nantes, che comunque è molto più varia di quanto si possa immaginare: oltre ai corsi di nuoto si impara l'inglese, si va al mare, si fanno i compiti estivi, si organizzano lavori didattici e gite in fattoria e si pianificano molte altre attività". "Anche l'alimentazione è particolarmente seguita perché si rispettano le tabelle alimentari consigliate dall'ASL".

Per informazioni e costi vi invitiamo a consultare la pagina Rari Nantes - Centri Estivi (cliccando qui)

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