Terremoto-gate. Letta smentito e Berlusconi per premio lo candida al Quirinale
"Quelle brutte persone che ridevano nella notte del terremoto pensando di fare affari a L'Aquila non hanno avuto un euro". Così si era espresso il 12 febbraio Gianni Letta (clicca per vedere il video) a difesa delle scelte delle ditte cui appaltare i primi lavori di ricostruzione post terremoto da parte di Governo e Protezione Civile. La tesi, secondo molti credibile, è stata sostenuta due giorni dopo anche da Guido Bertolaso nella trasmissione Ballarò.
A smascherare la truffa perpetrata dagli uomini vicini a Berlusconi e Bertolaso (Verdini, Letta ecc.) sono ancora una volta le intercettazioni (chissà come mai il governo le vuole abolire...) e le oltre 20.000 pagine di verbali dei Carabinieri allegati all'ordinanza di arresto di Angelo Balducci, Diego Anemone, Mauro Della Giovanpaola e Fabio De Santis. Guarda caso gli stessi costruttori al centro dell'inchiesta fiorentina su appalti e favori per il G8.
Comunque, quelle persone che "non hanno messo piede in Abruzzo", già 3 giorni dopo (come risulta dalle intercettazioni) si sono attivati spedendo camion e uomini sui luoghi del terremoto senza nessun tipo di gara pubblica né di trasparenza in virtù dell'emergenza. La cricca, insomma, aveva già guadagnato spazio rispetto a tutte le aziende locali o agli altri costruttori potenzialmente in lizza per aiutare nella ricostruzione.
Pochi giorni dopo ancora è il coordinatore Pdl Denis Verdini a mettersi in moto per creare un consorzio di aziende pronte a prendere tutte le commesse che la Protezione Civile e il governo erano pronti ad attivare. In un batter d'occhio il Consorzio voluto da Verdini (indagato per corruzione) e dall'amico imprenditore Fusi con l'aiuto forse di Letta forse di Chiodi (Governatore dell'Abruzzo) o di un altro Gianni si accaparra commesse per 10-12 milioni di euro!
La strada per il Consorzio - stando ai verbali - si fa in discesa a partire dal 14 maggio, quando Gianni Letta incontra Riccardo Fusi. Oltre alla messa in sicurezza della sede della Cassa di risparmio della Provincia dell'Aquila e del Palazzo Branconi Farinosi, Fusi e soci hanno avuto l'appalto per la realizzazione della scuola media Carducci, pari a 7,3 milioni. 22 luglio 2009: sms di Libero Fracassi, direttore tecnico del Federico II, a Fusi: "Abbiamo vinto il primo appalto: una scuola per 7,3 milioni. È il primo, gli altri a breve. Ferie all'Aquila".
"Carne da porco" in questo modo nelle intercettazioni viene descritta la ricostruzione da queste brutte persone che non hanno messo piede a L'Aquila, da farsi ovviamente sulle spalle degli aquilani in primo luogo e degli italiani in seconda battuta.
Ma per meglio comprendere il crinale che sta prendendo la vicenda non si può sottovalutare l'incredibile e forse correo silenzio del Partito Democratico e dell'Udc (in teoria all'opposizione e con argomenti serviti su un piatto d'argento per rilanciarsi in chiave elettorale) e l'ultima splendida sparata/dichiarazione/barzelletta del premier Berlusconi: Gianni Letta merita il Quirinale e io di essere nominato senatore a vita.
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