"Non ci sono risorse", "le casse sono vuote", "mancano i fondi".
Così si è sentito rispondere per quasi 20 anni Davide Cervellin, un imprenditore ipovedente titolare della Tiflosystem, azienda di Piombino Dese (Padova) che produce ausili per persone ipovedenti e disabili.
Dal 1993 vanta crediti verso la Regione Lazio per un totale di 150mila euro. Dopo numerosi decreti ingiuntivi è sceso a patti firmando un concordato con cui rinunciava alle spese legali e agli interessi sul credito pur di rientrare del capitale. La Regione ha accettato, ma non ha ancora pagato.
Forse era impegnata a foraggiare Er Batman o qualche altro delinquente che con i soldi dei gruppi consiliari incassava rimborsi per spese inesistenti, si ingozzava di ostriche, si circondava di belle donne e imbastiva serate di infimo livello culturale e dubbio gusto.
Cervellin ha anche informato il governo nelle persone di Monti, Cancellieri e Passera, ricevendo lo stesso trattamento di tutti i cittadini italiani che non hanno la fortuna di essere banchieri: la totale indifferenza.
”I nostri governanti non so cosa si aspettano da noi imprenditori: qui o uno muore o uno diventa terrorista" ha dichiarato il povero imprenditore truffato da uno dei suoi più importanti clienti.
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