Nel 1971 l'Istat iniziò a monitorare l'andamento del Pil in Italia. Da allora è iniziata una serie storica che ha raggiunto proprio nel 2009 il suo dato peggiore in assoluto. Nel Paese che "meglio di ogni altro ha affrontato la crisi" si viene a scoprire che l'anno scorso la produzione di ricchezza del sistema Italia è scesa del 4,9%. Ovviamente è un dato peggiore delle attese ottimistiche sbandierate dal governo e dagli analisti dell'agenzia Bloomberg.
In particolare nel quarto trimestre a fronte di una previsione del +0,1% si è registrato un calo del -0,2% rispetto ai 3 mesi precedenti e del 2,8% su base tendenziale.
Per fare un paragone: nel quarto trimestre in termini congiunturali il Pil negli Stati Uniti è aumentato dell'1,4% e dello 0,1% nel Regno Unito.
Sotto i riflettori ancora una volta la disinformazione della stampa di regime, in rende edulcorata la realtà nascondendo i dati e la verità più amare per il nostro Paese. Una prova? Guardate cosa è successo pochi giorni fa al Tg2 (clicca qui per vedere il video): il conduttore inizia a leggere una notizia relativa alle negative previsioni economiche per l'Italia della Banca d'Italia, ma poi da dietro le telecamere fanno probabilmente cenno di fermarsi e di passare ad un'altra notizia. La notizia economica accennata in aprtura, non sarà più ripresa nel corso di quel Tg.
Altro materiale per i libri di storia del futuro, quando questa nostra Italia alla deriva morale sarà additata come modello democratico da non seguire ma probabilmente da criminalizzare.
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