Legge Cirinnà: verso la fine della manfrina. Renzi era già da tempo d'accordo con Alfano
Si avvia finalmente a una conclusione, non trionfale peraltro, la cosiddetta legge Cirinnà sulle Unioni Civili (anche omosessuali) e sulla possibilità di adottare il figlio del partner (stepchild adoption).
Su quest'ultimo punto la guerra in Parlamento è stata senza esclusione di colpi e il Partito Democratico sapeva di non poter contare su una vera maggioranza dal momento che i cattodem numericamente tutt'altro che insignificanti non l'avrebbero fatta passare così com'era stata congeniata. Dunque in realtà la ricostruzione di ciò che è avvenuto a Palazzo, facendo un passo indietro di qualche settimana è la seguente:
1) Alfano e i cattodem annunciano problemi seri al Governo in caso dovesse passare la Cirinnà con la stepchild;
2) Renzi, peraltro poco interessato al contenuto della legge, non vuole correre rischi;
3) La maggioranza del Partito Democratico è però favorevole a votare la legge così com'è e minaccia strascichi in caso di accordo al ribasso;
4) Con il sì scontato del Movimento 5 Stelle a seguito di consultazione on line la legge sarebbe comunque passata;
5) E alla luce delle premesse Renzi non voleva che passasse così;
6) Occorreva trovare un capro espiatorio e questo si palesa con la mezza retromarcia di Grillo che lascia libertà di coscienza ai parlamentari 5 Stelle cattolici;
7) "Colpa loro", "inaffidabili", "servi del Vaticano", "voltagabbana", "oppressori di diritti pur di sgambettare Renzi". La macchina del fango parte a 200 km/h e il manganello colpisce tutti i grillini;
8) Il M5S annuncia che i loro parlamentari voteranno comunque "NO" a tutti gli emendamenti perché vogliono votare la legge così com'è rispedendo la patata bollente sul campo del PD;
9) Mentre la disinformazione mainstream continua a manganellare il dito viene puntato di nuovo sul M5S che dice no al canguro per saltare il dibattito parlamentare;
10) Nonostante la palese incostituzionalità del canguro (emendamento Marcucci) rispetto all'art. 72 della Costituzione, il PD sparge anche nel web l'interpretazione che si tratti di una procedura prevista dal regolamento;
11) M5S, già in passato beffato dal canguro, pone la questione di forma, che vince sulla sostanza: "siamo favorevoli alla legge ma non possiamo avvallare una procedura dittatoriale come il canguro per coerenza e in vista di altri delicati passaggi parlamentari futuri";
12) Il caos nel PD è totale, il manganello anche se oramai a vuoto continua a cercare grillini per addossar loro colpe dell'eventuale affossamento della legge;
13) E' la situazione che Renzi e Alfano volevano fin da subito;
14) Non resta che un accordo al ribasso con cattodem e centristi: si elimina dalla legge la stepchild e tutto resta come prima. Con Alfano e i cattodem saldamente in mano della golden share del Governo Renzi con buona pace della maggioranza progressista e di sinistra che vivacchia nel PD.