I bonifici della libertà
Abbiamo ormai scoperto che con un po' di fortuna si possono trovare in giro benefattori che a tua insaputa ti comprino un casa. Il mezzanino vista Colosseo del dimissionario Scajola è stato un primo indizio.
Poi si è scoperto che gli uomini della "cricca" che ronza attorno al Governo ma anche attorno alla Protezione Civile (che poi è sempre sotto il Governo) usavano comprare case a destra e a manca, guarda caso a uomini o parenti di uomini di Governo. L'ultimo caso è quello dell'assegnino da 520mila euro staccato dalla premiata ditta Anemone-Zampolini per comprare casa (appartamento di lusso nel centro di Roma) alla figlia del braccio destro del ministro Matteoli.
Sconvolti? Ma no, sono cose che possono capitare. Basta avere un po' di fortuna, e magari il potere di distribuire appalti multimilionari o cariche ben remunerate.
Con un po' di fortuna in più si può essere ancora più travolti dalla generosità di munifici benefattori, che ovviamente non chiedono nulla in cambio. Sei amico di Berlusconi, per esempio? Con un po' di pazienza e tanta forza di volontà nel proteggere sui media il premier potrai sperare anche tu in un "prestito" di qualche milione di euro.
Non ci credete, vero? A rivelare l'allegro trasferimento di denaro è stata la stampa amica del premier, in questo caso le fini penne di Libero, che ha scoperto terrorizzata un filone d'inchiesta inquietante: la Procura di Milano sta controllando i movimenti sui conti correnti del premier.
Quindi, per mettere le mani avanti a difesa del Capo, Luigi Nuzzi che cosa ammette con un candore che fa tenerezza? Che Berlusconi è solito fare bonifici più o meno periodici ad amici e uomini del suo entourage con la causale "prestito" (ovviamente mai restituito). Non si tratta di "qualche migliaia di euro", ma di "milioni di euro"!
Ed ecco i cardini della difesa:
"La cosa è assolutamente normale per i comuni mortali".
Certo, chi non ha mai ricevuto bonifici da qualche milione di euro di prestito.
"La storia è priva di rilevanza penale".
Ovvio, anche l'avvocato inglese David Mills aveva ricevuto un "prestito" di 650mila dollari da Berlusconi, ma poi era venuto fuori che è stato corrotto per mentire in tribunale e si è salvato dal carcere solo grazie alla prescrizione.
"Berlusconi è uomo ricco quindi tutto è proporzionato al suo livello economico".
Naturale, chi non conosce un uomo un po' meno ricco di Berlusconi che ti "presta" senza volerlo indietro qualche milione di euro.
"Da diciassette-diciottanni si è quindi costituita una posizione privilegiata di verifica dell’agire del premier".
Tesi classica ormai. La colpa non è di chi commette reati (prescritti o depenalizzati) ma di chi tenta di scoprirli. Se un delinquente viene indagato tante volte non è perché commette tanti reati, ma perché il giustizialismo preconfezionato l'ha scelto come vittima sacrificale.
Una difesa così debole non l'avevano inventata neanche Pecorella e Ghedini quando hanno vanamente tentato di difendere il lodo Alfano davanti alla Consulta ("Berlusconi è primus inter pares"). Per Berlusconi si mette sempre peggio... Urgono bonifici a tutto spiano.
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