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Il governo Alfetta for dummies

 |  Redazione Sconfini

Il primo assaggio di cosa ci sarebbe capitato era rintracciabile nella scelta del bugiardo Napolitano (che per ben due volte ha promesso di chiudere con i suoi atti pubblico ben sapendo che già si rimestava nel torbido per farlo rieleggere) di convocare i "saggi" affinché studiassero le linee guida del governo dell'inciucio.

Naturalmente la rappresentanza parlamentare non è stata minimamente tenuta in conto da Re Giorgio, che da bravo ex fascista, ex stalinista, ex migliorista craxiano ed ex moderato berlusconiano, ci ha da sempre dato lezioni di coerenza degne di una quaglia. Infatti nessuno dei saggi era ascrivibile al 25% abbondante di elettori del Movimento 5 Stelle. Il risultato della loro sintesi fu disastroso. Il governo Letta (nipote), anzi Alfano-Letta, anzi Alfetta, guidato da Berlusconi, cui i fedeli servitori del Pd hanno garantito una lunga reggenza e forse la futura presidenza della Repubblica per sé o per il fidato Gianni Letta (zio).

Questo giusto per capire in tempi non sospetti a chi dovremo in futuro ascrivere le responsabilità per i disastri cui stiamo andando incontro in ordine all'etica politica, all'economia, alla lotta contro la corruzione, le lobby finanziarie e non, alla smaterializzazione dello stato sociale e della giustizia, alla fine del Welfare e delle reti sociali e imprenditoriali che hanno tenuto a galla l'Italia nell'ultimo mezzo secolo nonostante i mille napolitano/andreotti/berlusconi che ci siamo ritrovati tra i piedi.

Se Letta (nipote) è figlio dell'incesto Napolitano/saggi, i presidenti delle Commissioni che stanno vedendo la luce in queste ore sono i mostruosi e malformati nipoti dell'incesto.

Si parla di dinosauri e vecchie cariatidi (miss Ikea Finoscchiaro, tessera P2 2232 Cicchitto, addirittura mister 2% Casini) alla guida di Commissioni importanti, ma ancora peggio si parla di una messa a 90° del Pd sulle commissioni Giustizia (i processi di Berlusconi), Comunicazioni (le tv di Berlusconi) e Autorizzazioni (ineleggibilità di Berlusconi) che diventerebbero bastioni del centrodestra in modo diretto con suoi esponenti nei primi due casi, in via indiretta (la finta opposizione della Lega Nord con il suo miserrimo 4%) nell'ultimo caso.

Il 25% abbondante del M5S (che richiede Vigilanza Rai e Copasir) ancora non pervenuto. Spazio ci sarà ovviamente all'altra finta opposizione di Sel, che si è pappata la presidenza della Camera, oltre che un lucroso premio di maggioranza, prima di mettersi a fare finta opposizione a Letta (senza rinunciare ovviamente al premio di maggioranza pur essendo minoranza).

Il tutto alla luce del sole. Il tutto sputando in faccia all'oltre 60% di italiani che non volevano più vedere Berlusconi e i suoi tangheri dettare legge nel Parlamento italiano.

Il bunker è troppo affollato. L'aria è irrespirabile.

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