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Berlusconi assolto, Ruby nipote di Mubarak e altre divertenti storie italiane

 |  redazione sconfini

Speravamo di non parlare più di Berlusconi, e in un certo senso i sondaggi in picchiata per Forza Italia ci stavano dando ragione.

Poi è arrivata la sgradevole sentenza della Cassazione che ha assolto Berlusconi dai reati di prostituzione minorile e concussione e pare che la condanna per evasione fiscale, il puttanaio di Arcore, con l'aggiunta dei processi in corso per i testimoni comprati, escort e i senatori prezzolati siano di colpo evaporati.berlusconiditomedio

Certo, i fenomeni nominati nella precedente legislatura che hanno votato per la strampalata teoria della marocchina Ruby nipote del leader egiziano Mubarak, hanno dato una spintarella ai giudici per evitarsi noie future e agevolare l'ex premier. Inoltre, lo spacchettamento del reato di concussione imposto dalla legge Severino che da alcuni mesi separa quella per costrizione da quella per induzione (quasi indimostrabile e che casualmente si sarebbe applicata al vecchio piduista) ha posto il giudizio favorevole all'imputato su un piatto d'argento.

La cosa però veramente imbarazzante, sebbene il seguito popolare sia comunque ormai residuale, è che i berluscones strillano per tornare a contare: "Scendo di nuovo in campo" (dal quale è squalificato per la condanna per frode fiscale nonostante i tentativi renziani di tenerlo in panchina), "I pm chiedano scusa a Berlusconi" (frodatore e puttaniere conclamato a detta dei suoi stessi legali), "Persecuzione senza prove" (a parte una carrettata di mignotte e di testimoni le cui dichiarazioni collimano alla perfezione e intercettazioni inequivocabili), "il bunga bunga era una bufala" (ma ne parlavano almeno 20 persone diverse in altrettante intercettazioni e dichiarazioni giurate) e altri divertenti racconti di fantasia.

Ora che si tenta la difficile operazione di far passare Berlusconi come nuovo giglio di campo, tornano ad accoglierlo i suoi sostenitori che fino a ieri gli stavano piantando asce nella schiena e che ora sventolano festanti bandiere. Forse le fantasiose e divertenti storie italiane non sono finite qui.

Sì, è una minaccia.

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