Le stufe in maiolica
La stufa in maiolica non è solo un elemento che propaga il calore, è molto di più: partendo dal principio che è un’ottima soluzione alternativa ai mezzi convenzionali utilizzati per riscaldare una casa, non possiamo dimenticarci, infatti, che è anche un fantastico elemento decorativo e di arredo.
La costruzione della stufa in maiolica non è semplice, deve essere accuratamente studiata da persone esperte nella progettazione e nella cura del dettaglio estetico; inoltre, ma non meno importante, è la canna fumaria che dovrà essere rigorosamente “perfetta” e funzionale all’uso. Infine, non ci si deve dimenticare di verificare la portata del solaio nel caso di costruzione al piano.
Prima di parlare della effettiva costruzione della stufa, vediamo brevemente il materiale di combustione: la legna. Essa costituisce una fonte di energia e di materia prima pregiata, indigena e rinnovabile, tuttavia tale fonte è meno usata di quanto sarebbe auspicabile dal profilo forestale ed ecologico: infatti, il suo fabbisogno ad uso energetico promuove la cura del patrimonio boschivo. Questo ci fa subito pensare che la stufa in maiolica è un ottimo mezzo di riscaldamento ecologico e, dopo l’investimento iniziale per la sua costruzione, anche molto economico. Si tratta, infatti, di un investimento finanziario a lungo termine considerando che una stufa ben costruita necessiterà di rarissimi interventi di manutenzione e di pochissima “pulizia”: il loro particolare sistema di funzionamento permette di bruciare quasi tutto il combustile, e la cenere prodotta sarà tolta solo alcune volte all’anno.
Il cuore delle stufe in maiolica dipende dal cosiddetto giro di fumi che in fase di progettazione viene previsto: bisogna considerare il volume d’aria da riscaldare e quindi, per utilizzare al meglio il calore sviluppato, valutare una massa termica idonea ad accumulare il calore sviluppato in breve tempo durante la combustione violenta e restituirlo gradualmente con un ciclo termico che di solito si aggira intorno alle 12 ore. Per massa termica intendiamo la grandezza della stufa, del materiale refrattario con cui viene costruito il corpo della stufa che dovrà essere di qualità per le pareti della camera di combustione (a volte addirittura coibentata nella parte superiore con lastre di fibra ceramica per ridurre il raffreddamento della fiamma).
Il materiale (mantello di maiolica e giro di fumi in refrattario) di cui è costituita una stufa ad accumulazione assicura un’emissione regolare del calore prevalentemente per irraggiamento, cioè per onde elettromagnetiche che vanno a riscaldare i corpi solidi (mobili, suppellettili, pareti, soffitto, pavimento) irradiati dalla stufa, aumentandone la temperatura superficiale. In questo fenomeno l’aria e la sua temperatura non entrano in gioco. Il riscaldamento per irraggiamento dell’ambiente permette di ottenere basse temperature dell’aria e un riscaldamento delle strutture murarie dell’edificio, ottenendo così un clima molto salubre per le persone ma anche per l’abitazione stessa.
Aumentando la temperatura delle pareti, può conseguentemente diminuire la temperatura dell’aria, a parità di benessere termico. Se l’aria è meno calda, si hanno dei benefici nel microclima interno (aria meno secca, migliori condizioni per le vie respiratorie) e nelle dispersioni termiche dell’edificio (diminuzione della differenza di temperatura tra l’aria interna e quella esterna, minor gradiente termico pavimento-soffitto, riduzione dei moti convettivi).
Queste stufe, di regola, sono costruite sul posto, in maniera artigianale, con una grande varietà di forme, materiali di rivestimento ed accessori. Il rivestimento in maiolica aggiunge un più elevato coefficiente di emissione per irraggiamento, oltre a garantire un’elevata raffinatezza estetica e la facilità di pulizia.
In un’ipotetica casa con due livelli di abitazione avente una stufa in maiolica, al pianterreno (livello più basso) possono essere riscaldati i locali che si affacciano su uno o più lati della stufa, mentre al piano superiore tutti i locali possono essere riscaldati: per conduzione attraverso la soletta non isolata e per convezione attraverso apposite aperture o la tromba delle scale.
Chi si vuole dedicare per un certo tempo ad un’occupazione tranquilla (leggere, scrivere, cucire) può sedersi accanto alla stufa con una temperatura dell’aria, di tutto comfort, di soli 15-18°C.
È bene, inoltre, tenere presente anche alcune possibilità accessorie offerte dalla stufa: cuocere in forno e stufare, mantenere i cibi in caldo, preriscaldare le stoviglie, asciugare i panni. A questo si aggiunga il significato simbolico del fuoco nell’abitazione, senza dimenticare tutto quello che comporta l’uso della legna ed il contatto con il mondo vegetale. A chi eventualmente potrebbe spaventare l’idea di avere questo genere di “preoccupazioni”, ricordiamo che nelle costruzioni si possono inserire delle sonde lambda per il controllo del calore e un piccolo minicomputer esterno per l’ottimizzazione del calore; in questo caso, l’unico pensiero sarà quello di caricare la stufa due volte al giorno per avere dei locali perfettamente riscaldati anche senza l’ausilio di altre fonti di somministrazione di calore.
Il costo di una stufa in maiolica parte dai 2.000 euro circa; ovviamente, a seconda delle sue dimensioni e caratteristiche tale costo potrà oscillare di molto. Ad esempio, una stufa di medie dimensioni per un piccolo appartamento di 70 mq richiederà una spesa che si aggira intorno ai 4.000 euro, ma si tratta di una cifra puramente indicativa. Il costo dei materiali è molto elevato considerando anche che, normalmente, le maioliche vengono costruite su misura in base all’esigenza del cliente e decorate a mano pezzo per pezzo.
La stufa è costruita direttamente in loco: tutto viene fatto esclusivamente su misura ed ogni stufa sarà UNICA nel suo genere. La sua costruzione fisica richiede normalmente dai 4 ai 7 giorni; la prima accensione, che di norma viene fatta esclusivamente da un fumista esperto dopo che la malta speciale di costruzione sarà completamente stabile, avviene dopo circa un mese.
L.R.