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Chi resiste al fascino del legno?

 |  Redazione Sconfini

Questo materiale viene inevitabilmente associato al fuoco e quindi evoca calore. Così le nostre abitazioni moderne che, sempre più di frequente arredate con criteri minimalisti, riescono ancora ad essere calorosamente accoglienti grazie alla presenza importante del legno e in particolare di quello del parquet. Fatto sta che è ormai tradizione consolidata nel tempo quella di avere il pavimento in legno. Ma, come spesso accade, la tradizione persiste se si rinnova. Questo apparente paradosso ci consente di comprendere perché vengano compiuti costantemente studi e ricerche al fine di rendere sempre attuale il parquet. Ne parliamo con Marino Lizzul, titolare di Abitare in provincia di Trieste.

 

“Una particolare tendenza di oggi – afferma Lizzul – è quella dell’attenzione verso l’ambiente. Sono ormai noti universalmente i problemi causati dalla deforestazione dissennata, che ha comportato un forte impoverimento del patrimonio naturale della Terra. Ecco perché destano particolare attenzione da parte dei clienti quelle ditte che propongono prodotti che hanno dimostrato sensibilità nei confronti dell’ecologia”. Pertanto, se si vuole contribuire con scelte adeguate e responsabili alla salvaguardia dell’ambiente e, al contempo, non si vuole rinunciare al fascino del parquet, è bene cercare di informarsi sull’origine del legno che viene tagliato e trattato per arredare le nostre case.

 

Una particolare attenzione a questo aspetto è stata riservata dalla ditta N.O.R.D., “i cui prodotti – evidenzia Lizzul – hanno conseguito la certificazione Bio dal più prestigioso laboratorio indipendente europeo, ovvero l’I.B.R. (Istituto di Biocostruzioni di Rosenheim)”. “Tale istituzione – prosegue – è preposta all’erogazione dei certificati dei prodotti impiegati nell’edilizia biocompatibile. Il prodotto che ha questo tipo di certificazione è di origine naturale, privo di componenti sintetiche ed è totalmente compatibile con l’ambiente tanto nell’utilizzo quanto nello smaltimento”alt.

 

Il parquet N.O.R.D. è costituito da uno stratificato di legno dolce e nobile, incollato con colle bianche prive di formaldeide. Lo strato nobile, in particolare, è composto da essenze di provenienza documentata e tagliate nel rispetto dei metodi di riforestazione programmata. A questo si aggiunga che nel taglio l’azienda provvede a ottenere tavole lunghe fino a cinque metri che vengono accoppiate in modo naturale senza l’uso di collanti e di sostanze chimiche. Ma non solo: ci si è anche posti come obiettivo quello di lavorare la materia prima in maniera tale da sprecarne il meno possibile.

 

“Il parquet N.O.R.D. – spiega Lizzul – è costituito da tavole che, protette con oli biologici, grazie alle cure artigianali, mettono in risalto i colori e le venature del legno”. Diverse sono le tecniche che possono essere utilizzate per rendere particolare il parquet, tra queste vi sono la spazzolatura, che è un metodo che consente di mettere in evidenza la venatura del legno, mentre le tecniche della piallatura e del taglio sega portano come risultato un parquet di cui si percepisce la tridimensionalità e la maggior corposità e che fornisce un particolare piacere al tatto.

 

“Oltre all’attuale tendenza ecologista – rileva Lizzul – si va sempre più diffondendo da parte dei clienti il desiderio di inserire all’interno della propria abitazione un sapore antico. Ecco perché anche la sapiente tecnica dell’anticatura contribuisce a soddisfare questa esigenza. Si tratta, in sintesi, di riuscire a riprodurre in modo artificiale i segni che il tempo lascia sul legno”. Insomma antico e moderno trovano armoniosamente posto all’interno delle case di oggi.

 

Il parquet, per conservare il suo fascino intatto, deve essere curato adeguatamente. A tal fine sono stati ideati prodotti specifici. “In particolare a posa ultimata – suggerisce Lizzul – si raccomanda di proteggere il parquet con un olio o una pasta di mantenimento, quest’ultima da applicare con una macchina lucidatrice. Non si dimentichi inoltre di cercare di garantire il clima ambientale migliore per il legno. Ovvero: un’umidità dell’aria compresa tra il 40% e il 60% e una temperatura tra i 15 e i 25 gradi centigradi”. “A tal fine – conclude – è bene dotarsi, nei mesi invernali, di vaporizzatori che contrastano il clima secco”.

T.B.

 

 
In collaborazione con Help!

 

 


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