Sleeveratura o sleeving: cosa si nasconde dietro questa parola?
Proseguiamo la nostra ricerca di informazioni e curiosità nel mondo delle bottiglie e della produzione e imbottigliamento delle bevande con un argomento che riguarda il marketing e il packaging: lo sleeving o sleeveratura.
Nelle scorse "puntate" ci siamo occupati di bevande dense al gusto di frutta (sciroppi) e della rinascita delle bottiglie mignon. A guidarci sarà sempre il nostro enologo di fiducia, Franco Treglia,uno dei titolari della Liquorificio Italia spa, azienda leader e specializzata nel packaging e nell'imbottigliamento conto terzi i liquori, bevande, vini, mignon, olio e aceto a spiegarci cosa c'è dietro ai derivati della parola "sleeve".
Cosa si nasconde dietro la parola sleeveratura?
Questo termine deriva dal termine inglese SLEEVE che vuol dire “manica”/”manicotto”. Lo sleeve, che è una pellicola termoretraibile colorata solitamente molto accattivante nella scelta dei colori e della grafica si termo retrae con il caldo (o con vapore o con caldo secco). La sleeveratura è proprio il processo di applicazione di uno sleeve ossia di una pellicola termoretraibile
Per cosa vengono sleeveriate bottiglie di vetro e pet?
Nel nostro caso sleeveriamo bottiglie di vetro e pet per liquori vino e sciroppi.
Questo tipo di confezionamento si sta sviluppando?
Questo nuovo tipo di confezionamento , a sostituzione della normale etichetta , si è sviluppato e si sta ancora sviluppando dai primi anni
di questo millennio. Tale sviluppo fa parte dell’evoluzione del packaging per attrarre e sorprendere il consumatore.
Da cosa è composto lo sleeve?
Lo sleeve può essere composto da due materiali: o pvc o pet. Quest’ultimo è un poliestere che a differenza del pvc ha un coefficiente di termo retrazione molto più ampio quindi più facilmente termoretraibile.
Come si adatta lo sleeve alla bottiglia?
Tramite un processo di termo retrazione lo sleeve si adatta sulla bottiglia o al contenitore in generale: al contenitore (la bottiglia) viene calzato il manicotto (sleeve) , poi il contenitore passa dentro un tunnel di acciaio che emette vapore a circa 90° centigradi in questo modo il manicotto si modella e prenda la forma del contenitore aderendo su di esso.
Che differenza c'è tra il vapore e il caldo secco?
La tecnologia del vapore è più avanzata rispetto a quella del caldo secco (generato da resistenze incandescenti - tipo stufa -) che non è
omogeneo e quindi non avvolge omogeneamente la bottiglia dando risultati meno performanti. A seconda della forma e della capacità della bottiglia sono creati su misura i relativi sleeve.
In che modo vengono ricoperte le bottiglie?
Possono ricoprire interamente o solo parzialmente la bottiglia con un risultato cromatico accattivante.
Nella vostra azienda capita spesso di dover sleeverare bottiglie?
Si è un lavoro abbastanza frequente, specialmente per gli sciroppi alla frutta. Come per l'imbottigliamento conto terzi anche la sleeveratura conto terzi è una nostra specialità in cui siamo tecnicamente all'avanguardia e di cui andiamo molto fieri.