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Nino Liverani

La rieducazione funzionale secondo i concetti RAM-DBC

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Negli anni ‘90 in Finlandia, grazie alla collaborazione di diverse Università, è stata codificata la metodica “Documentation Based Care” (DBC), dall’efficacia ormai ampiamente documentata.

Ad oggi il metodo DBC è diffuso in tutto il mondo e diversi centri lo adottano come principale metodica riabilitativa per la maggioranza delle patologie funzionali della colonna vertebrale. In Italia al C.R.C.V. (Centro Rieducazione Colonna Vertebrale) presso il Poliambulatorio Fisiosan di Trieste, la metodica è stata adattata socio-culturalmente ed integrata alla metodica RAM (Riequilibrio Artro Mio Fasciale) già utilizzata dal Centro, ampliando così le modalità di trattamento e le tipologie di pazienti affetti da diverse patologie funzionali del rachide che possono essere trattate con efficacia. > Il metodo Il metodo DBC è un approccio ben codificato che mira al ricondizionamento/recupero funzionale progressivo della colonna vertebrale: dei muscoli, della mobilità e del controllo neuromuscolare/propriocettivo della colonna. Il suo principale obiettivo è tanto la riduzione del dolore quanto il recupero della funzione ad un livello sufficiente da permettere prima la ripresa delle attività della vita quotidiana e successivamente dell’attività lavorativa e sportiva. Infatti spesso il raggiungimento di una buona articolarità, forza e coordinamento muscolare comporta anche una diminuzione significativa della sintomatologia algica. Il programma DBC normalmente avviene in regime ambulatoriale e prevede un minimo di 12 sedute due volte alla settimana, della durata di 30 minuti ciascuna. Il suo elemento chiave è l’esecuzione di una serie di esercizi controllati e progressivi eseguiti su quattro particolari macchinari che consentono ciascuno il movimento attivo su un solo piano (retro estensione toraco-lombare, rotazione sx e dx toraco-lombare, antero flessione toraco-lombare, inclinazione laterale dx e sx toraco-lombare) all’interno di un range articolare delimitato da appositi blocchi e contro una resistenza che viene aumentata progressivamente nel corso delle sedute. In ciascun esercizio viene sempre posta molta attenzione alla coordinazione ed alla stabilizzazione del bacino in modo da allenare specificatamente i muscoli lombari inibendo al massimo l’utilizzo dei muscoli agonisti e i possibili compensi. Questo protocollo standard subisce diverse modifiche in base alla tipologia di dolore, alla fase in cui si trova il paziente, alla valutazione clinica iniziale. Possono così variare il numero di sedute necessarie, il margine di miglioramento del paziente, l’incremento di mobilità o di forza, la scelta dei macchinari da utilizzare, la sequenza di esercizi RAM da associare e la durata del percorso riabilitativo. Infatti grazie all’associazione della metodica RAM, l’approccio classico DBC, che normalmente utilizza sempre tutti i macchinari, ne limita l’uso in particolari condizioni determinate in sede di assessment iniziale. Ad esempio si può decidere di eliminare determinati macchinari a favore di altri, limitare i movimenti in una direzione particolare al fine di riequilibrare il bilanciamento di forza e lunghezza muscolare. > I risultati in letteratura I test utilizzati dalla DBC presentano un’elevata ripetibilità, specificità e sensibilità nel monitorare i risultati clinici. Inoltre vi sono diversi studi di importante pregio scientifico che dimostrano come questo approccio aumenti la forza, la mobilità e la resistenza e come diminuisca il dolore, in sede lombare, nonché la disabilità del paziente. Inoltre tali risultati, sono migliori rispetto a quelli di altre metodiche “passive” che guardano in particolare la diminuzione del dolore ignorando la componente muscolare e la disabilità/funzionalità mantenuta migliorata a lungo termine. L.R.


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