Frau Merkel, è ora di restituire il favore
Lo spettro di un'Europa pangermanica si riaffaccia all'orizzonte. Ciclicamente i tedeschi hanno tentato dapprima mettendo a ferro e fuoco il continente (I e II guerra mondiale) e ora prosciugando in via "pacifica" le ricchezze degli Stati che furono sovrani di comandare sul Vecchio Continente.
E' più forte di loro, i tedeschi nascono imperialisti, sono sempre stati i più grandi, i più seri, i più determinati, quelli che in Europa facevano meglio ogni cosa. Difettano forse in fantasia e arti figurative, ma di quelle, ormai, purtroppo non se ne fa niente nessuno.
Ma alla fine, i tedeschi sono anche quelli che finiscono sconfitti dalla propria stessa insopprimibile ingordigia (che bisogno c'era di arrivare fino a Mosca attraverso Stalingrado nel 1942?) e dalla loro teutonica spocchia. Quando stanno dilagando si sentono imbattibili e così scende in campo il nemico "esterno" che per nulla fiaccato dalla guerra continentale rovescia le sorti del conflitto. Nel '900 furono gli yankee a ridurre in poltiglia la Germania e i tedeschi. Forse stavolta arriveranno i cinesi, i russi o i brasiliani. Ma i tedeschi, da soli, non vinceranno mai. Tantomeno in uno scenario globale in cui valgono l'1% della popolazione.
Ora la Hitler bionda, che affettuosamente l'elegante Silvio definì "culona inchiavabile", formatasi nella Germania orientale sotto la dittatura comunista, ci riprova. Dopo il sospiro di sollievo provato quando i greci hanno scelto di continuare a farsi suicidare lentamente dalla troika scegliendo i partiti filobanche Frau Merkel ha ripreso con i suoi "NEIN". Eurobond? Nein; Eurobill? Nein; Un po' di tempo in più per Atene? Nein.
Insomma, il tedesco ci gode a imporre la propria supremazia morale nel cortiletto europeo da cui dipende più di una zecca attaccata a un cane.
Che poi, a proposito di supremazia morale, quanti sanno che la Germania dovrebbe versare ad Atene ancora 70 miliardi di euro, inclusi gli interessi, derivanti dai risarcimenti per la seconda guerra mondiale durante la quale i nazisti depredarono il Paese di molte opere d'arte, lo occuparono, trucidarono migliaia di greci?
Legalmente molti paesi tra cui la Grecia abbuonarono gran parte dei debiti di guerra tedeschi nella conferenza di Londra del 1953. Erano così tanti soldi che la Germania sarebbe nuovamente fallita come negli anni '20, sarebbe finita sotto il dominio sovietico e sarebbe stata spezzettata e ridotta al lastrico con il probabile risultato di un celere avvento di un novello Hitler.
Bene, frau Merkel, è il caso di ricambiare il favore (non solo con i greci). Tanto Atene il debito non lo pagherà mai!
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