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Elezioni anticipate? Ecco perché sarebbe meglio di NO

 |  Redazione Sconfini

elezioniLo strappo di Fini è consumato. Il Cavaliere furibondo. I sondaggisti in fibrillazione. Siamo a un passo dalle elezioni anticipate. Certamente ci saranno e ciò avverrà per due motivi: uno politico e uno economico. Il risultato? Più o meno lo stesso che abbiamo oggi sotto gli occhi ma con un tasso di servilismo sensibilmente più elevato. Partiamo dalla motivazione politica. A oggi, con Fli che ha in ostaggio la maggioranza (senza i suoi voti il governo cadrebbe), Berlusconi non ha i numeri per governare. Dopo un impasse di qualche settimana durante il quale Napolitano cercherebbe invano una nuova maggioranza si andrebbe alle urne, probabilmente in primavera.

Poi c'è la motivazione economica. Sottoforma di "rimborsi elettorali" i partiti presenti in parlamento fagocitano per legge in una legislatura oltre 2 miliardi di euro. Un legislatura dura in teoria 5 anni. Se una legislatura finisce prima, i rimborsi della nuova legislatura si sommano a quelli della vecchia legislatura. Per intenderci: i poveri beoti cittadini italiani stanno ancora pagando la legislatura iniziata con Prodi nel 2006 fino al 2011. Visto che quei denari non bastano ai partiti per sopravvivere a suon di ruberie, clientele, gestione di centri di potere e tessere, serve andare alle elezioni per continuare a godere di rimborso elettorale doppio anche per il periodo 2011-2013 (quando in teoria avrebbe dovuto finire questa legislatura). Chiaro no?

Ma soprattutto, vi siete chiesti cosa accadrebbe se si andasse a elezioni anticipate? Se non dovesse essere cambiato il "porcellum", l'indegna legge elettorale che sovrintende all'elezione dei membri del Parlamento, la situazione potrebbe essere ancora peggiore di quella attuale.

Non ci credete? Basta confrontare i sondaggi con le regole (truccate) del gioco. Alla Camera vengono assegnati il 55% dei deputati alla coalizione (attenzione: COALIZIONE) che ha avuto più voti. Nell'ipotesi, abbastanza realistica, di tre poli che si sfidano chi vincerebbe? Indovinato: ancora Berlusconi e Bossi!

Pdl+Lega sono dati al 41%

Pd+Idv sono dati al 33%

Fli+Udc+Mpa sono dati al 15%

M5S di Beppe Grillo potrebbe arrivare al 4% (chissà perché i sondaggisti non lo citano mai...)

SeL di Vendola può arrivare al 4%.

Berlusconi e Bossi avrebbero così un ampio margine da gestire per poter nominare di nuovo il 55% dei deputati senza dover attingere da Fini e i suoi, garantendosi uno spazio ancora più ampio per figli, nani, e ballerine caratterizzati da un tasso di servilismo 100% doc.

Regole diverse per il Senato (dove prevale in quasi tutte le regioni tranne Val d'Aosta, Molise e Trentino Alto Adige) una specie di maggioritario con premio di maggioranza a livello regionale. Ma i risultati non sarebbero troppo diversi. In questo caso, ipotizzando che al Nord Pdl e Lega facciano piazza pulita, che al centro il Pd potrebbe resistere nelle sue roccaforti cedendo qualcosa alla Lega, mentre al Sud la torta sarebbe spartita tra il "terzo polo" e Pdl, il risultato sarebbe comunque quello di una vittoria (anche se meno netta che alla Camera) del duo Bossi-Berlusconi.

Vale quindi ancora la pena spingere per le elezioni anticipate? A meno di un miracolo (maggioranza tecnica che cambi legge elettorale) certamente NO!

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