Il diabete di tipo 2 potrebbe essere curato grazie alle secrezioni cutanee di una rana sudamericana, la
Pseudis paradoxa. A dimostrarlo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università dell’Ulster e degli Emirati Arabi Uniti. Una sostanza ricavata dalla pelle di questa rana (la pseudina 2), infatti, stimolerebbe la produzione di insulina;
la versione sintetica di questa sostanza potrebbe essere usata per produrre nuovi farmaci.
La Pseudis paradoxa non è il primo animale insolito a fornire una speranza di lotta contro il diabete. Un recente farmaco, l’exenatide, è stato sviluppato partendo da un ormone ritrovato nella saliva del “Mostro di Gila” (Heloderma suspectum), una grossa lucertola velenosa residente nel Sudovest degli Usa e nel Nord del Mexico.
tratto da www.farmaciadigretta.it