Il nemico si annida fra i peli
Veder scorazzare felice il proprio cane in mezzo alla natura dona sicuramente allegria e spensieratezza. L’euforia, però, si smorza quando ci rendiamo conto che forse il nostro amico continua a grattarsi in un punto preciso per colpa di una zecca.
Per capire come dobbiamo comportarci in questi casi e prevenire i disturbi che possono cagionare questi acari sui nostri animali domestici, abbiamo incontrato il dottor Jesus Catalan, medico veterinario.
Con l’arrivo della primavera, i nostri amici a quattro zampe hanno maggiori opportunità per uscire in mezzo alla natura, ma aumenta anche il rischio di essere affetti dalle patologie che trasmettono le zecche. Possiamo identificare alcuni particolari mesi in cui dobbiamo stare più attenti?
“Le zecche sono presenti soprattutto nei periodi caldi, ciò significa che rappresentano un potenziale problema da primavera fino a tutta l’estate. È difficile identificare un periodo in cui stare maggiormente attenti perché dipende molto dal clima: direi, comunque, che le situazioni a rischio sono quando fa caldo e soprattutto dopo le piogge”.
Quali sono le patologie che i nostri animali possono contrarre?
“Di specie di zecche ne esistono tantissime, quindi non ha molto senso pratico fare grandi distinzioni. Certo è che le zecche possono trasmettere delle malattie ai nostri animali: tra queste, le più famose sono la malattia di Lyme, la Richeziosi, la Babesiosi e l’Ehrlichiosi, ma ce ne sono anche altre. Non è assolutamente detto che se un cane si prende una zecca poi questa gli trasmetterà una qualche malattia; indubbiamente, prima si toglie la zecca minore sarà la probabilità che avvenga una trasmissione di qualche agente patogeno”.
Sono malattie trasmissibili agli esseri umani?
“Alcune di queste sono malattie che possono colpire anche l’uomo. Bisogna ben precisare, però, che il cane non le può trasmettere e l’uomo può infettarsi solo prendendosi una zecca infetta. Quindi, il cane per noi non è assolutamente un pericolo: il pericolo può derivare tanto per noi che per il cane esclusivamente dalle zecche”.
La malattia di Lyme è forse quella più conosciuta. È anche la più diffusa?
“Il morbo di Lyme è la malattia più nota perché è la più comune nell’uomo, ma non lo è nel cane dove è meno frequente e i sintomi sono meno gravi. L’Ehrlichiosi, piuttosto, è forse la patologia più comune e grave: la sintomatologia è molto ampia, ma presenta sopratutto emorragie, anemia, febbre e dolori articolari. Le altre patologie solitamente derivano da agenti patogeni che comportano sintomi difficilmente riconoscibili dal proprietario del cane: febbre ed anemia, comunque, sono i più comuni”.
I cani che solitamente stanno in giardino sono maggiormente vulnerabili o hanno sviluppato qualche specie di anticorpo?
“I cani non possono sviluppare anticorpi contro le zecche… né contro le malattie che esse trasmettono. Diciamo che un cane, più zecche prende, più è a rischio; quindi, se in giardino ci sono zecche, questo è sicuramente un fattore di rischio”.
Come possiamo controllare il nostro animale?
“Dopo le passeggiate si dovrebbe sempre controllare che il cane non abbia preso delle zecche accarezzandolo, palpandolo e guardando soprattutto tra i peli del muso, del collo e della pancia”.
Come si toglie una zecca?
“Essa va presa e tirata via rapidamente girandola in senso antiorario. L’importante è prenderla bene con una pinzetta o più semplicemente con le dita. Esistono delle specie di uncini appositamente pensati per togliere le zecche e che possono aiutarci in questo lavoro: solitamente si possono trovare nei negozi per animali”.
Esistono in commercio dei medicinali efficaci per la prevenzione?
“Ci sono vari prodotti che possono rappresentare una valida forma di prevenzione per quanto riguarda le zecche e, quindi, le malattie da esse trasmesse. L’importante, per tutti questi prodotti, è seguire in modo scrupoloso le istruzioni d’uso”.
Elena Miserocchi