Magnesio, il nutriente miracoloso
L'informazione praticata dai media su argomenti, malattie e medicamenti, ovvero su tutto ciò che interessa la salute, le patologie e le terapie naturali o di sintesi, è spesso accusata di essere superficiale e fuorviante. Le si imputa d'essere più asservita alla pubblicità che al rigore scientifico.
Mode passeggere, interessi economici pressanti e pressappochismo culturale, hanno molte volte ceduto e accondisceso verso teorie e posologie aberranti. La medicina "ufficiale", colpevolmente, lascia tanto spazio a queste licenze terapeutiche pur demonizzandole più o meno criticamente, come tanto lascia a desiderare nel saper ascoltare il paziente nei suoi bisogni e nei suoi interrogativi.
L'informazione mediatica amplifica quest'aberrazione: d'accordo! I ripensamenti critici e autocritici dovrebbero essere in ogni modo una pratica meno desueta. Molto spesso clinici, ricercatori, specialisti in materia, si occultano e preferiscono non commentare la marea di "sciocchezze" miracolistiche che periodicamente trovano spazio e credito sugli organi informativi, locali o globali. Ci sono eccellenti esempi che trasgrediscono a questa omologazione e hanno il coraggio di prendere posizione. Meriterebbero spazio e attenzione.
Peter Gillham è un pioniere della ricerca in campo nutrizionale e all'avanguardia come ricercatore sul magnesio. Un'analogia di "rottura" che lo accomuna per certi versi al Nobel Linus Pauling, che dell'uso massiccio della vitamina C (la dose consigliata è di 45-60 microgrammi, mentre lui ne assume 6 grammi al dì...) ha fatto una battaglia personale. Attualmente la ricerca scientifica ufficiale, scettica e/o giustamente garantista, è impegnata nella verifica e nella sperimentazione dell'acido ascorbico in diverse patologie.
Ma tornando al magnesio, al quale Gillham ha dedicato un testo dove lo definisce "il nutriente miracoloso", questo minerale è riconosciuto anche nei più tradizionali manuali di biochimica, dai più rigorosi nutrizionisti e neurobiologi, un elemento fondamentale come attivatore e catalizzatore di oltre 300 reazioni biochimiche necessarie all'organismo umano per un adeguato funzionamento.
La "bevanda di magnesio" (magnesio cristallizzato reperibile in Italia come cloruro di magnesio e solubile in acqua) è proposta da questo biochimico australiano come integratore, panacea verso una serie di disturbi che interessano organi e apparati. Stress, mal di testa, ipertensione, ipoglicemia, astenia, asma, calcoli renali, ipercinetismo e nervosismo, tremori, osteoporosi, spasmi muscolari, sindrome premestruale, rischio d'infarto e ictus sono una parte di una lunga serie di sintomi e patologie che avrebbero soluzione con l'uso continuativo e massiccio di magnesio.
La fine dell'inverno e l'imminente primavera ci predispongono a quella sindrome dell'acclimatazione che quasi tutti avvertiamo: è il processo fisiologico con cui il nostro organismo si adegua alle variazioni stagionali. Mutamenti di pressione, luce, umidità e temperatura darebbero luogo ad alterazioni ormonali che coinvolgerebbero in particolare serotonina e melatonina: le sindromi meteoropatiche sono caratterizzate da depressione, stanchezza, sonnolenza, aumento di peso.
È essenziale per il sistema nervoso il mantenimento dell'equilibrio salino, che è uno dei fattori irreversibilmente legati ad un buon funzionamento del sistema nervoso stesso. I diversi sali minerali hanno funzione nel cervello e nel sistema nervoso, diversificata a seconda della natura e dell'area del cervello. Il magnesio è presente (ed essenziale) nel cervello con ruoli ben definiti come dimostrano le alterazioni neuropsichiatriche che conseguono alle carenze alimentari di tale minerale: vertigini, convulsioni, depressioni, apatia.
Il magnesio entra nei sistemi enzimatici responsabili del trasferimento di energia nel sistema nervoso centrale (da "Nutrizione e dietetica del cervello" di A. Raimondi). La carenza avrebbe genericamente come effetti: astenia, spasmi, crescita scarsa, disturbi psichici. Altre sostanze utilissime, spesso sottovalutate, necessarie per la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione dei muscoli sono, oltre al magnesio, il calcio e le vitamine del gruppo B.
Peter Gillham teorizza un uso massivo di magnesio assicurando che è totalmente sicuro: nell'eventualità in cui se ne assume in eccesso, l'organismo poi lo eliminerà. La pratica medica, invece, mette in guardia da pericolosi eccessi, che producono vomito e diarrea e problemi a coloro che hanno insufficienza renale.
Senza ricorrere a costosi preparati farmaceutici integrativi, la natura ci mette a disposizione veri e propri concentrati di vitamine e magnesio facilmente bioassimilabili: germe di grano e lievito di birra, mandorle, cacao, arachidi, broccoli, spinaci, pasta integrale, carne magra di maiale, fagioli e legumi secchi, barbabietole e bietola. E se proprio si vuole sperimentare questo potenziale nutriente "miracoloso" in forma cristallina o in pastiglie, come integratore, si ricordi che il nostro corpo abbisogna anche di altri minerali: se ne parli con il medico e si controllino con appositi bio-test le eventuali carenze o eccedenze di minerali nel corpo.
Ignazia Zanzi