Skip to main content

L’esame della glicemia

 |  Redazione Sconfini

Con l’alimentazione si assumono normalmente molti tipi di carboidrati o zuccheri. Questi sono suddivisi secondo la loro struttura in glucosio semplice, glicogeno e amido. Il glucosio è lo zucchero che rappresenta la risorsa primaria di energia per l’organismo. I livelli fisiologici nel sangue (glicemia) mantenuti costanti a circa 100 mg/dl in un individuo sano, dipendono dall’equilibrio tra la quantità introdotta con la dieta, o derivante dalla riserva corporea, e la quantità utilizzata dai vari tessuti (principalmente muscolo e cervello).


L’equilibrio è controllato dall’insulina e dal glucagone: la prima, rilasciata dal pancreas subito dopo ogni pasto, mantiene la glicemia entro valori normali, favorendo l’utilizzo e l’immagazzinamento del glucosio nelle cellule; in caso di mancanza o carenza insulinica, il glucosio non riesce a oltrepassare la membrana cellulare e quindi “ristagna” nel sangue (iperglicemia). Il glucagone agisce tra un pasto e l’altro favorendo il rilascio di glucosio dal fegato quando i livelli ematici sono bassi: se questo sistema si altera si può avere ipoglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue) o al contrario iperglicemia (livelli alti di glucosio). Livelli alti della glicemia, caratteristici del diabete, possono portare progressivamente gravi danni a organi quali reni, occhi, cuore e vasi sanguigni, sistema nervoso. L’ipoglicemia ha effetti gravi sul sistema nervoso.


L’esame della glicemia serve quindi per determinare se il glucosio nel sangue è nella norma o se è alterato e chiarire il dubbio di diabete. In condizioni normali tutti gli individui dopo i 40 anni dovrebbero controllare la glicemia, ripetendo l’esame dopo 3 anni se il risultato è nella norma, o sottoporsi a controlli ravvicinati se si è rischio diabete, nel qual caso serve per confermare la diagnosi. È quindi l’esame indicato per le persone a rischio quali: gli obesi, i soggetti con un consanguineo di primo grado diabetico, gli ipertesi, gli individui con livelli di colesterolo HDL nel sangue uguale o inferiore a 35 mg/dl e/o trigliceridi nel sangue uguali o superiori a 250 mg/dl, con presenza di intolleranza glucidica o iperglicemia a digiuno in test precedenti, con sintomi di iperglicemia (aumentata sete, aumentata produzione di urine o poliuria, senso di affaticamento, visione sfuocata), con sintomi di ipoglicemia (sudorazione eccessiva, ansia, tremori, senso di fame eccessivo). I diabetici in terapia possono effettuare da soli il controllo della glicemia, e questa operazione è divenuta molto facile grazie all’uso dei reflettometri portatili capaci di misurare il suo valore da una goccia di sangue dal polpastrello del dito.


Se la glicemia a digiuno supera in più prelievi i 120-125 mg/dl oppure vi sono fattori di rischio, è consigliato effettuare un prelievo per determinare il valore dell’emoglobina glicosilata (emoglobina glicata – Hb A1) il cui range di normalità è tra il 4% e il 6%. Valori superiori al 6% indicano l’intolleranza glucidica o il diabete. In situazioni particolari (gravidanza) si deve effettuare anche il test di tolleranza al glucosio (o test di carico di glucosio) che consiste in una serie di misurazioni del glucosio a tempi diversi dall’assunzione di una quantità standard di glucosio: si somministra a digiuno una soluzione acquosa contenente 75 g di glucosio e si eseguono prelievi di sangue a intervalli prestabiliti nelle due ore successive per valutare l’andamento nel tempo (curva glicemica). Questi esami sono indicati per la diagnosi di diabete e per entrambi, al fine di confermare la diagnosi, occorre ripetere il test almeno due volte.

I.Z.

 

alt

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  


In collaborazione con Help!

 


Altri contenuti in Medicina

Errori in sala parto: errori? (la replica)

Il mese scorso dalle pagine di Help! Francesco Morosetti, autorevole collaboratore della nostra testata, ha ribattuto ad un articolo pubblicato sul portale Sconfini.eu a firma Tu.Di.Ma. dal titolo ...

Giù le mani dai bambini

Negli Stati Uniti, ad oltre 11 milioni di bambini ed adolescenti, vengono somministrati quotidianamente derivati anfetaminici (il Ritalin, principio attivo il metilfenidato) e psicofarmaci vari per...

Esami del sangue: l’emocromo

L’analisi del sangue è un esame semplice, veloce e indolore: può fornire molte informazioni (sono inclusi molti parametri e dati) utili per conoscere lo stato di salute di una persona, l’individuaz...

Disfunzioni del “sesto senso”: la sintomatologia della litiasi

Vertigine, capogiro e disequilibrio. Quotidianamente si utilizzano questi termini per descrivere delle sensazioni che hanno confuso il nostro senso di stabilità. Malesseri che vanno ad intaccare il...

Quando il seno non è più tonico!

Sono una mamma di 35 anni. Dopo due gravidanze e a fine allattamento, mi sono accorta che il mio seno si è svuotato e non è più tonico come prima. Parlando con la mia estetista sono venuta a sapere...