Le canne fumarie
Il fatto. Recentemente corre voce che il mio condominio, e di conseguenza anch’io visto che sono proprietaria di un appartamento al suo interno, è obbligato a creare delle nuove canne fumarie dedicate solo alla caldaia del riscaldamento. È vero tutto ciò?
LE CONSIDERAZIONI. “La domanda ci riporta immediatamente alla legge 10 del 1991 – spiega Daniele Dolce, titolare dello studio Samaritan che si occupa di amministrazione di condomini – la quale afferma che i fumi combusti di una caldaia (monossido di carbonio, ndr) devono obbligatoriamente essere incanalati in una canna fumaria dedicata, ferma restando quella dedicata alla cucina”. Il problema non è troppo diffuso ma esiste, soprattutto nei centri urbani che hanno conosciuto un grande sviluppo nel corso degli anni ’50 e ’60. Precedentemente e successivamente il “vizio” di innalzare una sola canna fumaria non era molto diffuso (basti vedere ad esempio gli edifici più antichi, costruiti tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900 con tutti i loro camini sui tetti, che servivano in molti casi una stanza per ciascuno).
“Il motivo – chiarisce Dolce – è strettamente legato a motivi di sicurezza: i fumi combusti devono essere incanalati in una canna fumaria dedicata poiché se c’è un’ostruzione all’esterno, come un nido di gabbiano o di rondine, il fumo torna indietro, ridiscendendo la canna fumaria, mandando in blocco la caldaia. Se ho una sola canna fumaria, questo fumo potrebbe entrare all’interno degli altri appartamenti, provocando la morte degli inquilini, che si addormenterebbero prima di soffocare senza neppure riuscire a trovare le necessarie contromosse”. Pertanto, la risposta alla domanda del nostro lettore è: “Sì, se anche il suo condominio non ha ancora una canna fumaria dedicata alla caldaia del riscaldamento, siete obbligati ad intervenire. Al più presto”.
“L’unica alternativa – conclude Dolce – sarebbe quella di installare nelle abitazioni caldaie ad alta condensazione, che però per funzionare necessitano di un piccolo foro sulla facciata esterna in modo da poter prendere ossigeno direttamente dall’esterno ed espellere monossido di carbonio direttamente nell’aria, senza passare da nessuna canna fumaria posta in cima ai tetti”.
Giuseppe Morea