Il Governo ritira le ronde. In Friuli Venezia Giulia, però, sono appena diventate legge
In Friuli Venezia Giulia, però, le cose sono andate diversamente. Il Consiglio Regionale, dove pure il centro-sinistra ha presentato una lunga serie di emendamenti per rallentare i lavori, l’articolo sui volontari del ddl sicurezza è passato con i voti della maggioranza compatta e la contrarietà dell’opposizione. E' passato un emendamento del Pd che impegna la Regione non solo a promuovere ma anche “a sostenere finanziariamente” l’impiego dei volontari (per la gioia dei contribuenti) che potranno pattugliare il territorio senza poter intervenire ma con la potestà di segnalare situazioni di pericolo o comunque sospette alle forze dell’ordine.
La legge varata nel Friuli Venezia Giulia afferma che i volontari opereranno solo nei Comuni che richiederanno la loro collaborazione, senza alcun armamento e dopo aver seguito appositi corsi di formazione. Il sindaco di Trieste, capoluogo di Regione e città più importante della regione, il berlusconiano Roberto Dipiazza, ha già detto che "le ronde a Trieste non servono" e che non le vuole neanche vedere. L'opposizione ha applaudito il primo cittadino.
Ma allora le ronde in Friuli Venezia Giulia - tenendo conto che Trieste è l'unica città con i suoi 210.000 abitanti a superare i 100mila abitanti - dove gireranno? Nei paesotti dove si conoscono tutti e non c'è quasi traccia di criminalità?