Skip to main content

Berlusconi: se mi condannano non mi dimetto

 |  Redazione Sconfini

«Ho ancora fiducia nell'esistenza di magistrati seri che pronunciano sentenze serie, basate sui fatti. Se ci fosse una condanna in processi come questi, saremmo di fronte a un tale sovvertimento della verità che a maggior ragione sentirei il dovere di resistere al mio posto per difendere la democrazia e lo stato di diritto». A pronunciare queste parole è Silvio Berlusconi, che sente stringersi attorno al collo il cappio della giustizia dopo la bocciatura del lodo Alfano, il quale mette le mani avanti e prepara l'opinione pubblica alle possibili (probabili?) condanne che potrebbero giungere dai vari processi (a partire dal processo Mills) che si sono riaperti anche a carico del Cavaliere.

E quali sarebbero le conseguenze di un'eventuale condanna? Nessuna, per l'appunto. La mossa è chiara: "cari giudici processatemi e condannatemi pure, tanto per me non cambierà mai nulla. Non mi dimetto e non farò passi indietro, qualsiasi cosa accada".

Ai suoi sudditi/elettori il messaggio è chiaro: "la vostra volontà di vedermi a capo del governo non sarà tradita dalla magistratura comunista, che qualsiasi sentenza emetterà sarà una sentenza politica che non sarà veritiera".

La notizia comunque non giunge inaspettata per chi conosce il senso di giustizia di Berlusconi, sebbene sarebbe l'unico caso al mondo di primo ministro condannato penalmente ma che comunque rimane in sella al suo Governo.


Altri contenuti in Perla del giorno

Toghe rosse. Di sangue

"Se le nostre toghe sono rosse, lo sono per il sangue versato dai magistrati che hanno pagato con la vita la difesa della legalità e dei valori costituzionali, a cominciare da Falcone e Borsellino"...

Partiti dell'Amore alla riscossa

"Noi siamo il partito dell'amore". Il convalescente Silvio Berlusconi alcuni giorni fa dal letto in cui si trovava per recuperare forma ed energie dopo l'attentato subito in piazza Duomo, aveva lan...

Calderoli: chi decide le sorti del paese votando le leggi deve essere eletto, non nominato

 La nomina dei 4 nuovi senatori a vita sta facendo esplodere la tensione nel centrodestra. Al punto da ascoltare Calderoli (padre del porcellum, la legge elettorale che cozza con Costituzione e con...

Fine dei vitalizi: dinosauri in rivolta. Occhetto: "mantengo due figli disoccupati con quei soldi"

Come abbondantemente promesso in campagna elettorale uno dei primi risultati che dovrebbero portare a casa i 5 Stelle è il taglio dei vitalizi. Non un'eliminazione totale ma un ridimensionamento in...

Fertility Day: il nuovo opuscolo sembra un fake e invece è vero

Che il Ministro Lorenzin non fosse il Ministro della Salute ideale lo si è capito subito. Berlusconiana della prima ora, scelta da Enrico Letta nel 2013 e confermata da Renzi l'anno successivo può ...