RaiTre non può mandare in onda Ballarò e propone il documentario Dittatura. Un caso?
Come largamente annunciato (leggi il nostro post "Censura in corso" dell'11 febbraio) il regime berlusconiano ha deciso di mettere a tacere l'informazione in Italia (intanto) per un mese. Fino alle amministrative di fine marzo censura e sospensione di molti programmi di informazione tra cui Ballarò, Annozero, Porta a Porta e L'Ultima parola. Per la Rai addio a diversi milioni di euro di investimenti pubblicitari (indovinate dove finiranno) e per i cittadini la certezza di essere disinformati da Augusto Minzolini e dagli altri servi falsari della verità che imperversano nella tv di Stato. Oggi alle 20 si terrà un sit-in di protesta convocato dalle redazioni dei programmi sospesi, dall'Usigrai e dalla Fnsi. Ovviamente è tutto inutile. E' troppo tardi. Ormai per mettere a tacere le voci di dissenso il regime sta dimostrando di essere in grado di cancellare anche alcune voci favorevoli, ma con sempre minor seguito (Vespa) o con pochissimi spettatori (Paragone). A questo punto manca solo il delitto eccellente per far rientrare tutti nei ranghi e certificare lo stato di dittatura fin qui morbida ma da quel momento dichiarata in Italia.
Nel 1924 a Mussolini fu necessario far rapire e uccidere il parlamentare socialista e feroce oppositore del fascismo Giacomo Matteotti per poi imprimere la svolta autoritaria. Questo scenario terrificante e chiaramente provocatorio è certamente lontano dalla realtà dei fatti, ma solo pochi mesi fa, mai si sarebbe potuto pensare che una serie di leggi incostituzionali consentisse di arrivare a questo grado di deriva democratica. E' quindi meglio iniziare a prefigurare lo scenario che potrebbe palesarsi in tempi più o meno brevi se la resistenza allo strapotere del governo dovesse continuare a crescere.
Su questa lunghezza sembra essere RaiTre che, obbligata a non trasmettere Ballarò, metterà in onda il documentario della Grande storia dal titolo "Dittatura". Tema del programma, l'avvento del fascismo in Italia: a partire dal famoso discorso di Mussolini sul "potevo fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco per i miei manipoli".
Appunto.
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